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mercoledì, 24 Aprile 2024

Scaini, già a lavoro i primi operai

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I cassintegrati alle dipendenze dei Comuni. A Sardara aperto un cantiere. La Cgil è polemica sull’accordo: «Ancora poche certezze».
I sindacati esprimono la preoccupazione per chi è rimasto ancora a casa. Sisinnio Piras: «La strada intrapresa è quella giusta».

Impianti industriali
Impianti industriali
Sindaci in fila per ospitare i lavoratori ex Scaini. C’è chi ha già presentato il progetto per l’assunzione dei residenti nel suo paese e si dichiara pronto ad assumerne altri di un Comune diverso. E c’è chi, invece ha già bussato alle porte della Provincia del Campidano per ospitare chi è rimasto fuori graduatoria.
Il ritorno al lavoro previsto per il 3 giugno della maggior parte dei lavoratori, occupati nei 14 Comuni di residenza e nell’Azienda sanitaria di Sanluri, ma ancora di più il timore che qualcuno possa rimanere a casa in attesa di nuove soluzioni, ha fatto il giro del Campidano e ha mobilitato le stanze del Municipio.

IL LAVORO La voce è unanime: «In tempi di crisi, di difficoltà di assunzioni, l’arrivo di nuova forza lavoro non può che darci una grossa mano d’aiuto». Intanto, per gli operai di Sardara, l’attesa è finita: dall’altro ieri hanno ripreso a faticare. «Non poteva capitarci di meglio», osserva Renato Tatti. «Siamo ben felici di tornare a sperare e di renderci utile per dare una veste decorosa all’area termale di Santa Mariaquas». Soddisfatto anche il primo cittadino Giorgio Zucca. «Se si fosse temporeggiato meno – dice – oggi la soluzione sarebbe arrivata per tutti quanti. La Regione si è data da fare per accorciare i tempi. Purtroppo sino alla firma dell’accordo definitivo di lunedì scorso, alcuni progetti erano ancora assenti».

I SINDACATI Un’assenza che preoccupa la Cgil territoriale. «Quello che abbiamo raggiunto», commenta Gigi Marchionni, segretario provinciale, «è solamente un mezzo risultato. Da una parte c’è la parola fine, dall’altra c’è una pagina tutta da scrivere e riguarda chi non ha ancora pronti i progetti. È vero, c’è la promessa della Provincia di farsi carico di chi non trova spazio nel proprio Comune, ma quale Provincia? Non dimentichiamo che siamo alla vigilia delle elezioni e che il nuovo governo dovrà avere la bacchetta magica per non fa perdere il treno a nessuno. Da non trascurare il fatto che il bonus di 650 euro è previsto sino a dicembre, cosa succederà se non si trovano i fondi per il rinnovo?».

LA REGIONE Cerca di tranquillizzare tutti il consigliere regionale di Villacidro, Sisinnio Piras: «Abbiamo fatto un passo avanti nella giusta direzione. Con Cappellacci i lavoratori hanno realizzato un sogno. Non li deluderemo. C’è l’impegno a proseguire su questa strada e non solo per l’ex Scaini, ma per altre situazioni analoghe».

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