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venerdì, 19 Aprile 2024

Le principesse capovolte

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“C’era una volta un re vecchio e triste che vagava solitario…”, così inizia l’opera a fumetti scritta da Daniele Mocci “La principessa che amava i film horror”, un libro dal titolo insolito che subito ci ha incuriositi. Abbiamo incontrato l’autore per una piacevole chiacchierata.

La principessa che amava i film horror
La principessa che amava i film horror

Il libro contiene otto fiabe moderne. “L’elemento di modernità” ci dice Daniele “è dato dall’inserimento di persone reali dentro un mondo da fiaba, in questo modo si crea un cortocircuito col lettore”.

Le otto protagoniste sono tutte principesse, ben lontane dai canoni Disney. Simbolo di questo distacco è il titolo dell’ottava fiaba, “La principessa capovolta”. Il libro parla dei sogni di queste ragazze, dei loro obiettivi, dei loro amori, delle loro delusioni, dei loro errori, delle loro valutazioni giuste o sbagliate e di come tutte debbano trovare il coraggio di affrontare il mondo.

Daniele ha lavorato al libro a fumetti con Alessio De Santa, di Trento, che si è occupato dei disegni, dei soggetti e di una minima parte della sceneggiatura, e con Elena Grigoli, di Verona che ha curato la colorazione.

“Ogni storia ha un tratto comune” aggiunge Daniele “la principessa subisce una sorta di processo di iniziazione in cui si trova costretta a prendere la propria vita in mano. Lasciare il castello significa allontanarsi dalla casa in cui tutti noi abbiamo vissuto l’infanzia. Il re e la regina sono il papà e la mamma. Come metafora di vita”. I finali non ve li sveliamo, ma sono più “realistici” rispetto al classico “e vissero tutti felici e contenti”.

Il libro nasce da un’idea di Alessio De Santa ed è indirizzato ai ragazzi dai dieci anni in su, ai giovani e agli adulti. “Nel titolo e nella storia si parla di principesse, ma non è escluso che anche ragazzi e uomini possano immedesimarsi in esse” sottolinea l’autore.

Vi segnaliamo che “La principessa che amava i film horror” ha ricevuto due nomination al prestigioso premio del “Treviso Comic Book Festival” dedicato a Carlo Boscarato, fumettista trevigiano celebre in tutto il mondo, una nomination per la sceneggiatura e una per i colori.

Dal primo giorno di lavoro alla pubblicazione sono passati quattro anni, possiamo dire di intenso lavoro. La pubblicazione è stata curata dall’editore Tunué ed è inserita nella collana “Tipitondi” che contiene tra gli altri anche “Il Mago di Oz” e “Le avventure di Tom Sawyer”. Noi a settembre, in occasione del festival di Treviso, faremo il tifo per Daniele.

Chi è Daniele Mocci

Daniele Mocci
Daniele Mocci

Daniele è nato a San Gavino nel 1970. Legge, colleziona e scrive fumetti da quando aveva 7 anni.

È laureato in Scienze Politiche. Nel 1997 ha fondato con altri soci l’Associazione Culturale Chine Vaganti. Nel 2003, con la Pseudo Compagnia Teatrale Burrumballà, ha messo in scena il suo primo spettacolo, La Figlia dell’Alcade. Nel 2005 si è trasferito a Milano, dove ha fatto il copywriter per alcune agenzie pubblicitarie e lo sceneggiatore di fumetti.

Nel 2006 ha scritto e diretto uno spettacolo teatrale “con delitto”, messo in scena a bordo di una nave da crociera sul Nilo. Nel 2010 è tornato in Sardegna. Tra il 2010 e il 2011 ha pubblicato due libri a fumetti in Francia. Dal 2011 al 2013 ha collaborato con Atlantyca S.p.a e Piemme Edizioni ai testi della collana I Preistotopi (Geronimo Stilton).

Fonte: Luca Fois, Comprendo

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