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giovedì, 12 Dicembre 2024
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Scelta del conto corrente: ecco i 5 errori da evitare

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In Italia si sta estendendo la platea delle persone alla ricerca di un conto corrente bancario. Dall’altra parte le banche si sono attrezzate per offrire a queste persone una vasta offerta di questi prodotti, sia con i conti tradizionali che con quelli online. Sul mercato bancario del nostro paese si possono trovare molte possibili soluzioni, quella ideale per gli studenti, od in alternativa, per la famiglia, per i pensionati, e molte altre. Per i cittadini, in molti casi, effettuare questa scelta risulta difficoltoso, sia per i parametri e le variabili che devono essere presi in considerazione, sia per la paura di sbagliare, viste anche le notizie, non sempre positive, che si leggono riguardo al sistema bancario. In effetti una scelta non oculata del proprio conto corrente può portare il cittadino che lo stipula a perdite di denaro, od anche a perdite di tempo, proprio per non aver effettuato la scelta ideale per il proprio profilo. Ecco perché è bene controllare sempre tutto con attenzione ed evitare di fare errori. Di seguito vi indichiamo quali sono i cinque principali da evitare quando si effettua la scelta.

Il primo errore è proprio quello di aprire un conto corrente per il profilo “sbagliato”. Le banche, proprio allo scopo di acquisire il più alto numero possibile di clienti, hanno messo a disposizione del pubblico una serie di conti correnti legati ai vari profili, come i giovani che hanno appena iniziato un’attività lavorativa, oppure agli studenti, od anche ai minori, per arrivare poi a quelli per le famiglie ed a quelli adatti per i pensionati. La scelta sbagliata può causare dei costi aggiuntivi imprevisti; per esempio, prendendo in considerazione un giovane lavoratore, la sua necessità principale è quella di avere un conto corrente sul quale la sua azienda possa effettuare l’accredito dello stipendio, oltre che essere ideale per effettuare acquisti “online” metodo sempre più in voga fra i giovani. In questo caso si può optare per un conto corrente “a zero spese”, od in alternativa per un conto online. Il giovane lavoratore infatti, attivando queste tipologie di conto corrente, denominati “economici”, potrà effettuare un risparmio ed avere a disposizione anche una carta bancomat con la quale poter effettuare dei prelievi ed anche gli acquisti online, oltre alla sicurezza dell’accredito dello stipendio. Nel caso di una famiglia, invece, lo stesso tipo di conto potrebbe portare a fine anno ad una spesa maggiore, in quanto avrà effettuato dei bonifici per il pagamento delle varie utenze, oppure richiesto una carta di credito per effettuare acquisti di maggiore valore. Per una famiglia quindi, la scelta deve orientarsi verso i conti correnti “a pacchetto” che comprendono anche una serie di operazioni gratuite ogni mese.

Un altro errore che non deve essere commesso è quello di scegliere un conto “online”, ed effettuare successivamente le operazioni rivolgendosi allo sportello. Infatti questo tipo di conti correnti consente un risparmio solo effettuando le operazioni online. In questo caso infatti la spesa finale è zero. Un tipo di conto che non è adatto alle famiglie nelle quali non tutti siano disponibili ad operare “online”. Nel caso in cui con un conto corrente “online” si eseguano delle operazioni rivolgendosi allo sportello, le spese crescono in maniera notevole.

Altro errore, forse quello più comune da parte delle persone che attivano un conto corrente, è quello di confondere quello a “canone azzerabile”, con quello a “canone zero”. In entrambe le tipologie infatti non esiste un canone annuo, ma nella prima delle due, perché questo sia vero, devono verificarsi una serie di requisiti. Per esemplificare, i conti a canone azzerabile chiedono che lo stipendio, o la pensione, siano accreditati sul conto, ed inoltre che l’importo mensile in “giacenza” sul conto corrente sia superiore ad un minimo prefissato. In alcuni casi si chiede anche che ogni mese vengano eseguiti un certo numero di operazioni, sia su base mensile che su base annua. Solo in questo caso, il conto ha effettivamente un canone zero a fine anno, mentre nell’altro caso non ci sono vincoli ed il cliente può operare come vuole, in assoluta libertà. Nel panorama delle offerte delle varie banche, la stragrande maggioranza dei conti a “canone zero”, sono conti correnti “online”. Dato che le campagne pubblicitarie di questi conti sono spesso superficiali, parlando genericamente di “zero spese”, è necessario che il cliente prima di sottoscrivere un conto corrente legga con attenzione i relativi fogli informativi, a disposizione in tutti gli istituti di credito.

Un altro errore che viene commesso spesso è quello di confondere i conti a “zero canone” con quelli a “zero spese”, infatti il canone per il mantenimento, che può essere sia mensile che annuale, è solo una delle varie spese che compongono il costo addebitato dalla banca. Anche in questo caso il consiglio è di fare attenzione a quanto riportato sui fogli informativi, visto che le spese, oltre al canone di mantenimento, possono essere altre come spese per estratti conto, per la carta di credito, per il bancomat, o per la registrazione delle operazioni. La dizione “zero canone”, non è dunque equivalente a quella “zero spese”.

Un altro errore da non compiere è quello di mettere a confronto un grande numero di conti correnti. Se infatti è giusto confrontare le offerte prima di scegliere proprio per trovare il più adeguato al nostro profilo, entrare nei vari siti delle banche alla ricerca di informazioni, può essere complicato e non sempre lineare, visto anche che le informazioni sono espresse dai vari istituti di credito in modi ed in forme diversi tra loro, con ogni banca che naturalmente sottolinea maggiormente i propri punti di forza, cercando di nascondere quelli di debolezza. In questo caso la soluzione ottimale è quella di affidarsi ai “comparatori online”, che attraverso degli speciali algoritmi riescono a valutare meglio le offerte disponibili, seguendo per tutte gli stessi parametri. Questi comparatori sono inoltre comunemente gratuiti e possono quindi essere consultati facilmente.

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