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Intervista a Vanda Fois, candidata alle prossime Elezioni Regionali

Dopo la chiusura delle liste elettorali, in vista delle Elezioni Regionali del 24 Febbraio 2019abbiamo invitato tutti i candidati sangavinesi a contattarci per un’intervista conoscitiva, in modo da presentarsi alla cittadinanza in vista del voto.

Dopo avervi presentato due uomini, finalmente giunge il turno di una donna, che si presenta alle elezioni sotto il simbolo di Liberi E UgualiVanda Fois, 30 anni compiuti lo scorso ottobre, laureata in Scienze dell’Amministrazione (laurea magistrale dell’ormai ex facoltà di Scienze Politiche), si occupa di project management, in collaborazione con liberi professionisti ed enti no profit.

Intervista a Vanda Fois, candidata alle prossime Elezioni Regionali

L’abbiamo raggiunta per porle alcune domande.

Buongiorno Vanda. Domanda d’obbligo: cosa ti ha spinto a “scendere in campo” e come mai la scelta di LEU?
Buongiorno a te e a tutti i lettori di sangavinomonreale.net. Devo dire che la decisione di candidarmi non è stata semplice, nel senso che quando son stata contattata e mi è stato chiesto di entrare a far parte di questo progetto, ho avuto molte sensazioni e sentimenti contrastanti. Da una parte la paura, visto che questa è “la mia prima volta” all’interno di un’arena politica, dall’altro la voglia di dire la mia su alcune questioni che mi stanno molto a cuore. Ho impiegato alcuni giorni a prendere questa decisione, ma alla fine ha vinto il fronte del “si”! Devo essere sincera, la mia scelta è stata dettata anche dal fatto di aver trovato subito nel gruppo di LeU persone disposte all’ascolto, al dialogo e al confronto nonché di supporto, e di questi tempi direi che non è poco.

Quali saranno i temi fulcro della tua campagna e del tuo lavoro in consiglio regionale, se sarai eletta?
Sono una donna, giovane, laureata, con diverse esperienze, sia a livello formativo che lavorativo, alle spalle, eppure disoccupata. Conosco bene la sensazione provata dai giovani sardi nel non riuscire a trovare un’occupazione, o a dover ripiegare su un lavoro sottopagato o in cui si è sottostimati. Conosco bene tutti i problemi legati all’universo femminile, le difficoltà ancora maggiori (rispetto ad un uomo) nel trovare un’occupazione, nella crescita professionale, nella creazione di una famiglia; assistiamo ogni giorno a continui attacchi alle donne ed ai diritti conquistati dopo anni di lotte.
Ecco, se dovessi essere eletta, saranno questi i temi principali su cui andrebbe a concentrarsi il mio lavoro: giovani, lavoro e donne.

Alle ultime elezioni regionali l’affluenza si è fermata al 52% circa. Si può affermare che l’astensionismo sia il vero grande nemico da battere?
L’astensionismo è uno dei grossi problemi della politica negli ultimi anni. Ci si dovrebbe però chiedere perché tante persone decidono di non esercitare questo importantissimo diritto. L’astensionismo deriva dalla mancanza di ascolto della classe politica nei confronti dei bisogni dei cittadini, ascolto che è mancato anche da parte della sinistra negli ultimi tempi. Per questo motivo Massimo Zedda ha scelto di incontrare i cittadini sardi, ascoltando i bisogni provenienti da ogni angolo della Sardegna, con lo scopo di incorporarli nel suo programma.

Il Medio Campidano è storicamente una provincia di sinistra, anche se in questo momento tutto il centrosinistra appare in forte difficoltà. Quali sono i punti di forza della tua coalizione?
Come dicevo in precedenza, credo che uno dei punti di forza della nostra coalizione sia la volontà di ascoltare i bisogni di tutti i sardi, o almeno è quello che cercheremo di fare..sarebbe presuntuoso pensare di riuscire a raggiungere tutto l’elettorato! In quest’ottica, la coalizione risulta molto variegata, e questo penso che possa essere un altro punto di forza della coalizione, in quanto permette agli elettori di riconoscere se stessi in ognuno dei candidati. Siamo persone come voi, l’unica differenza è l’obbligo preso nei vostri confronti di affrontare con responsabilità e grande impegno i problemi che vorrete portare ai nostri occhi.

Ultimo punto, ma non meno importante. Come valuti la nuova legge elettorale che prevede la doppia preferenza di genere? La ritieni un sistema efficace per sanare lo squilibrio di potere e mansioni, al momento stabilmente in mano agli uomini?
La nuova legge elettorale ha sancito un grosso passo in avanti per le donne sarde e per la pari opportunità. La politica è uno di quegli ambiti in cui le donne sono poco presenti e poco rappresentate; questa legge permette agli elettori ed alle elettrici sarde di esprimere la doppia preferenza, una per un uomo ed una per una donna, candidati in una stessa lista, aumentando le possibilità per le donne sarde di entrare a far parte del consiglio regionale.
Sicuramente questa legge elettorale non risolverà anni di squilibri in politica, ma è un tassello importante per le donne sarde, perché sappiano di avere una chance in più, d’ora in poi, di far sentire la propria voce all’interno delle mura del consiglio regionale.

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