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giovedì, 25 Aprile 2024

Alfonso Mereu, un sardo Campione Europeo con la Nazionale Italiana di Calcio

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Grande impresa della eNazionale TIMVISION PES, che ieri si è aggiudicata il primo Campionato Europeo virtuale. Tra gli Azzurri, a cui sono arrivati i complimenti del presidente federale FIGC Gravina e dei calciatori Insigne e Chiellini, c’è anche un sardo: Alfonso Mereu, di Lunamatrona.

“Joypad al cielo, l’Italia è Campione d’Europa!”, questo l’urlo che ieri ha unito i tantissimi appassionati di calcio e di videogiochi che hanno assistito alla cavalcata trionfale della eNazionale TIMVISION PES su Pro Evolution Soccer (per Playstation 4) a eEURO 2020. Un torneo virtuale che si sarebbe dovuto svolgere in parallelo agli Europei di Calcio, rimandati per l’emergenza coronavirus, che si è svolto digitalmente mettendo uno contro l’altro i migliori giocatori di tutta Europa.

Una vittoria giunta grazie ai quattro eplayer azzurri, tre napoletani e un sardo: Rosario ‘Npk_02’ Accurso, Nicola ‘nicaldan’ Lillo, Carmine ‘Naples17x’ Liuzzi e Alfonso ‘AlonsoGrayfox’ Mereu – che hanno emozionato gli spettatori con una cavalcata trionfale suggellata dal successo in finale sulla Serbia (e con la telecronaca nientemeno che di Pierluigi Pardo).

Impresa che potrà essere rivissuta oggi su SkySport alle 14:00.

Abbiamo chiesto e ottenuto dalla FIGC l’autorizzazione per raggiungere e intervistare Alfonso Mereu, fresco campione europeo, a cui abbiamo rivolto diverse domande per conoscere meglio gli eSport e capire cosa si provi ad essere tra i giocatori più forti del continente in questa specialità.

Ciao Alfonso, congratulazioni per la bellissima vittoria! Innanzitutto, come stai? Hai dormito stanotte?

Sto benissimo! Sì, ho dormito, ma solo perché non dormivo da due giorni per la tensione. Ho scaricato tutta l’adrenalina! (ride, ndr)

Ti aspettavi questa vittoria ai Campionati Europei?

Sapevamo di essere una bella squadra, affiatata, ci siamo allenati tantissimo. Un sardo e tre napoletani, sembra l’inizio di una barzelletta! Nelle ultime settimane ci siamo sentiti quotidianamente, incoraggiati e sostenuti nelle difficoltà. Ci aspettavamo di fare bene, anche se la Francia partiva favorita, soprattutto perché ha in squadra Walid Tebane, giocatore professionista, tre volte campione del mondo individuale. Anche se si giocava in “modalità livellata” (ossia con le squadre “equilibrate” in quanto a stats dei giocatori, ndr), la fisicità dei calciatori è importante: l’Italia parte leggermente svantaggiata rispetto a squadre più fisiche, come Francia e Serbia, ma sapevamo di poterci giocare le nostre carte fino alla fine.

Come funziona un “Europeo di Calcio virtuale”? Come sei arrivato in Nazionale?

La UEFA ha organizzato il torneo e le Federazioni Nazionali si sono organizzate, ognuna secondo criteri differenti. L’Italia è stata tra le poche nazioni a non aver “nominato” dei giocatori da convocare, ma ha avviato una serie di selezioni meritocratiche tra i convocabili. Ci siamo sfidati “sul campo”: mi sono qualificato alle prime selezioni, arrivando in finale a Coverciano con altri 16 giocatori e sono arrivato tra i primi 4 che poi sarebbero andati a Londra (viaggio ahimé saltato per il coronavirus, abbiamo giocato da remoto) per le fasi finali.

Che squadre avete affrontato?

Abbiamo superato il girone di qualificazione con Danimarca, Serbia e Turchia. Poi quarti di finale “al meglio delle 3” contro Israele, semifinali sempre “al meglio delle 3” contro la Francia e finale contro la fortissima Serbia.

La domanda che ogni tifoso italiano vorrebbe farvi ora. Ma quanto è stato bello battere la Francia?

Bello come ai Mondiali di Calcio del 2006! Ai rigori come allora, Francia favorita come allora, però abbiamo vinto noi! Io non ho giocato quella partita, avendo giocato contro Israele e Serbia, per questioni di rotazione, ho guardato i miei compagni giocare contro i francesi… per cui un’ansia tremenda, fino all’urlo liberatorio!

Dopo la vittoria contro i favoritissimi francesi, quando avete capito di essere voi i veri favoriti? Avevate già battuto la Serbia nel girone…

Eravamo fiduciosi dall’inizio, la consapevolezza è cresciuta pian piano fino alla vittoria. La Francia era favorita, ma noi ci siamo allenati di più.

Quante ore al giorno ti alleni?

Adesso? Zero! (ride, ndr) Solitamente circa 3 ore al giorno, ma per preparare adeguatamente il Campionato Europeo siamo arrivati a giocare fino a 6-7 ore al giorno.

Praticamente un lavoro, per impegno e costanza. Puoi considerarti un “professionista” a tutti gli effetti?

Ho un contratto con l’Hellas Verona, tecnicamente posso definirmi un PRO Player, anche se non ho ancora partecipato ad un campionato PRO. Spero un giorno di poterlo fare, magari proprio con l’Hellas, che è la società che più ha creduto in me dopo la mia qualificazione con la Nazionale. Non è facile, il gioco cambia anno dopo anno e non è scontato mantenersi sempre sugli stessi livelli, bisogna allenarsi moltissimo.

Questa vittoria agli Europei cambierà la tua carriera?

Grazie alla qualificazione con la Nazionale ho ottenuto il mio primo contratto con l’Hellas, anche se le squadre interessate erano diverse. Fino al mese prossimo sono sotto contratto col Verona, ma questa vittoria chiaramente mi darà molta visibilità anche in ottica “calciomercato”, staremo a vedere. Sto bene all’Hellas, ha un grande gruppo e una società fantastica, che ha creduto in me fin da subito. Chi mi conosce se che nel cuore avevo il sogno di rappresentare una certa squadra, ma non hanno creduto in me: sono tante le squadre di calcio che stanno investendo anche negli eSport. Si tratta di un movimento in grande crescita.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Sicuramente partecipare ai campionati PES eFootball PRO e PES eFootball OPEN per mettermi alla prova con i professionisti di tutto il mondo, partecipando alle competizioni ufficiali della Konami, la software house che ha sviluppato Pro Evolution Soccer e che gestisce tutto l’indotto. Spero che la vittoria di ieri possa essere l’inizio della mia carriera, magari con i compagni della Nazionale, con cui è nata una straordinaria amicizia!

Alfonso, prima di salutarci e di farti nuovamente i nostri complimenti per questo straordinario risultato, vuoi aggiungere qualcosa?

Solo una cosa. Per me questo risultato è stato un orgoglio personale grandissimo, ma ci tengo a dire che ho portato la Sardegna con me, nel cuore. Spero di aver rappresentato non solo l’Italia, ma anche la mia terra, e che i miei conterranei condividano con me un pizzico del mio orgoglio e della mia felicità!

E noi non possiamo che confermare al Campione d’Europa Alfonso Mereu che siamo più che orgogliosi di aver avuto modo di sentire il racconto di questa straordinaria impresa, condividendola con i nostri lettori.

Ecco tutti i risultati del cammino della eNazionale TIMVISION PES a eEURO 2020.

Quarti di finale

Olanda-Romania 1-2
Spagna-Serbia 1-2
ITALIA-Israele 2-0
Francia-Croazia 2-0

Semifinali

ITALIA-Francia 2-0
Serbia-Romania 2-1

Finale

ITALIA-Serbia 3-1

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