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martedì, 23 Aprile 2024

Villacidro, ancora una truffa all’ATM Postamat

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Immaginare le infinite possibili modalità con le quali astuti personaggi possano rifilarci una fregatura è praticamente impossibile. Oggi poi esiste il web e talvolta non c’è nemmeno modo di guardare in volto questi temibili avversari, per poter intuire la truffa incombente.

In genere è il truffatore stesso che pone in vendita qualcosa, e che sparisce una volta ricevuto un anticipo di pagamento, ma non tutti sanno che il truffatore può anche attendere l’iniziativa del “candidato alla fregatura”, per poter colpire. Può attendere, cioè, che qualcuno si proponga come venditore, per poi raggirarlo.

È accaduto (ancora una volta) a Villacidro. Un 44enne impiegato ha infatti messo in vendita la sua vecchia autovettura per 3000 euro, circa quattro mesi fa. La macchina era vecchia ma ben tenuta, poteva valere quel denaro, pensava lui. Dopo lungo attendere, l’agognato cliente si era finalmente materializzato dal mare indistinto del web.

Avrebbe pagato un anticipo da 700 euro, giusto per fermare l’affare, aveva sostenuto al telefono il gentile interlocutore – e, al venditore non era parso vero. “Intanto prendo l’anticipo”: aveva pensato – “il resto si vedrà”. Su invito del gentile cliente, l‘uomo si era quindi recato ad uno sportello Postamat, dover poter ricevere immediatamente il denaro sul proprio conto corrente, procedura assolutamente anomala, della quale diffidare con cura.

Lo aveva quindi chiamato e il cliente gli aveva dettato come procedere sulla tastiera dell’ATM, indicandogli anche l’IBAN dal quale avrebbe ricevuto il bonifico. Dopo poche operazioni il denaro aveva viaggiato nell’etere e il venditore poteva sostenere con soddisfazione di aver combinato un ottimo affare. Per meglio poter gustare la soddisfazione di essersi liberato gratis della sua vecchia auto, come non era riuscito a fare sino ad allora, rischiando di rimetterci anche il denaro per la rottamazione, e di averci pure guadagnato i primi 700 euro, l’uomo ha deciso di stampare un estratto conto.

Da esso è però emerso che i soldi non erano entrati ma semmai usciti dal suo conto, a vantaggio dell’amichevole, quanto delinquenziale, sconosciuto. La vittima correva quindi dai Carabinieri di Villacidro per fare denuncia. Non credeva affatto di poter essere identificato. Invece, dopo un mese di indagini e accertamenti bancari, seguendo il danaro, i Carabinieri sono riusciti a identificare in quali tasche è andato a finire il malloppo: si tratta di un 60enne milanese già noto per precedenti analoghi episodi. Avrà un processo a Cagliari, almeno questo è sicuro.  

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