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Vaccini anti Covid, Sardegna fanalino di coda: distribuito solo il 17% delle dosi

Sardegna, flop piano vaccinazioni: su 12.855 dosi, solo 302 somministrate

Sardegna ancora in grave ritardo nel piano vaccinazioni. Il 30 dicembre sono arrivati le prime dosi del vaccino della Pfizer-BioNTech, ma la campagna di vaccinazione è partita decisamente a rilento: la nostra regione è ultima in Italia, per percentuale di dosi distribuite.

Questo è il quadro che emerge dal report sui vaccini anti-Covid, che offre uno spaccato delle regioni italiane: i numeri mostrano quante dosi sono state consegnate alle ATS e come procede la somministrazione ai cittadini nelle varie regioni.

La Sardegna è ultima per efficienza: peggio di noi soltanto il Molise. Su 12.855 dosi consegnate, solo 2.213 inoculazioni, pari al 17,2%. Numeri bassissimi rispetto ad altre regioni, come Lazio (77,9%), Toscana (75,1%) e Veneto (73,8%) o la piccola provincia di Trento (73,3%).

Le somministrazioni in Sardegna sono partite dal personale sanitario dei vari presidi ospedalieri, poi andranno a coprire le fasce più a rischio, secondo scaglionamenti progressivi.

Duro l’attacco di Massimo Zedda su Facebook: “È indispensabile organizzare un piano per la distribuzione del vaccino – scrive il leader dell’opposizione in Consiglio Regionale -. È paradossale che il presidente della Regione scriva, con altri presidenti di Regione di destra, una nota al Governo denunciando la non organizzazione della campagna vaccinale visto che si tratta di una competenza regionale. Ancora più drammatico, visto che la Sardegna, nonostante le dosi inviate dallo Stato, è al penultimo (ora ultimo, ndr) posto tra le Regioni per la somministrazione delle dosi tra la popolazione. Si corra subito ai ripari predisponendo un piano con tempi certi”.

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