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giovedì, 25 Aprile 2024

Inseguita e affiancata da un furgone: momenti di paura a San Gavino Monreale

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Una ragazza in bicicletta inseguita pericolosamente da un furgone: riesce a mettersi in salvo grazie alla sua prontezza di riflessi.

È successo nella serata di ieri 22 marzo a San Gavino Monreale, come ci racconta la vittima dei molestatori, Alessandra Carta, 28 anni.

“Rientrando a casa da lavoro in bicicletta sono stata seguita e intimidita da un furgone grigio opaco senza finestrini laterali con due uomini all’interno” – ci racconta la ragazza.

Il primo “contatto” col furgone in via Roma, all’intersezione con viale Trieste.

“Sembrava volessero venirmi addosso, poi hanno deviato e ho pensato volessero sostare. Quindi ho girato in viale Trieste e hanno fatto retromarcia dalla via Roma e mi hanno seguita” – prosegue Alessandra – “affiancandomi al punto che ho rischiato di cadere dalla bici. Poi mi hanno superato e rallentato. Io d’istinto ho accelerato e girato in via Mazzini, anche se non dovevo girare li normalmente. E preso viale Rinascita contromano perché mi sembrava l’unica cosa da fare”.

I due sono rimasti addosso per tutto il tragitto, ma la prontezza di Alessandra nel prendere contromano viale Rinascita ha fatto desistere gli uomini dal seguirla.

“Mi stavano addosso anche in via Mazzini, ho avuto paura di ritrovarli di fronte al Parco Rolandi” – continua Alessandra. Fortunatamente, la giovane sangavinese è riuscita a tornare a casa senza ulteriori spiacevoli incontri.

Purtroppo l’identificazione precisa del mezzo non è stata possibile a causa del buio e del momento concitato.

“Non ho avuto modo di prendere targa perché troppo presa a cercare di seminarli” – spiega Alessandra, che giustamente ha pensato prima di tutto a mettersi al sicuro e oggi ha deciso di raccontarci la sua storia affinché le altre ragazze e donne prestino attenzione e possano prevenire momenti a dir poco spiacevoli.

“Condivido la mia disavventura – spiega Alessandra – poiché possiate prestare massima attenzione anche se mi auguro sia stato solo un caso. Nel 2022 purtroppo ancora non è scontato rientrare a casa dal lavoro in serenità al buio e da sole”.

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