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venerdì, 19 Aprile 2024

Arbus, troppi spazi pubblici trascurati e pieni di erbacce

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Si dice che il decoro urbano sia il biglietto da visita di una città o paese che sia ed è proprio vero. Ad Arbus quando il decoro è trascurato i primi ad accorgersi sono i turisti che attraversano il paese o per visitare le sue caratteristiche o magari di passaggio perché diretti verso le meravigliose spiagge della fascia costiera arburese.

È risaputo che nel mese di maggio le erbacce abbondano e in questo periodo per le Amministrazioni Comunali c’è un bel da fare per provvedere al taglio dell’abbondante erba già secca. Non è piacevole assistere in qualche luogo pubblico a processioni di zecche che escono dal loro habitat naturale per trovare magari qualche preda da sfruttare.

A dire il vero anche ad Arbus il taglio dell’erba è cominciato da qualche giorno, ma molto lentamente e si spera che presto abbia termine. A tal proposito, qualche giorno fa, sono stato protagonista involontario di un episodio nella centrale piazza San Lussorio, così chiamata perché un tempo sorgeva la chiesetta dedicata al santo. Demolita poi negli anni ‘50 del secolo scorso per far posto alla scuola elementare. Mentre osservavo, un po’ sconcertato, bottiglie di birra e lattine varie sparse nella piazza, abbandonate o forse “dimenticate” da qualcuno che pensa forse rientri fra i compiti dell’Amministrazione comunale ritirare anche la spazzatura delle persone incivili, mi sono sentito chiamare da una coppia di turisti che mi hanno chiesto come mai ci fosse tanta erba al centro della piazza. Un po’ imbarazzato ho cercato di giustificare lo strano fenomeno dell’erba alta col fatto che in quel punto anticamente sorgeva una chiesetta edificata in onore di san Lussorio e che recentemente erano stati fatti degli scavi che avevano rilevato tracce di costruzioni d’età romana imperiale e un cimitero e una chiesa risalenti al periodo della dominazione spagnola. Pertanto a breve avrebbero valorizzato il sito.

I turisti sono rimasti un po’ perplessi sulla mia spiegazione, perché effettivamente delle tracce archeologiche non si vedeva niente e per un attimo ho temuto che mi chiedessero se invece lo spazio all’interno della piazza non fosse magari un recinto per le pecore, considerato che in Sardegna ce ne sono tante e Arbus è proprio il paese della pecora nera. Per fortuna la domanda non mi è stata posta e io li ho dirottati, per avere maggiori informazioni, verso l’info point che sta proprio sotto la piazza san Lussorio.

A questo punto la domanda sorge spontanea. Non sarebbe il caso che venisse tenuto in maggiore considerazione il decoro urbano, soprattutto quello delle piazze principali? Per quanto riguarda piazza San Lussorio come e quando si intende porre rimedio alla bruttura del centro della piazza? Se veramente è un sito archeologico importante, come si intende salvaguardarlo e renderlo fruibile ai visitatori? Se l’amministrazione lo sa batta un colpo, altrimenti potrebbe passare l’dea malsana o forse divertente di lasciar pascolare qualche pecorella nel corso di tutto l’anno, almeno si avrebbe garantito il taglio dell’erba, il tutto perfettamente compatibile con l’ambiente.

Angelo Concas

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