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lunedì, 2 Dicembre 2024
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Sardegna, firmato il protocollo d’intesa per il rafforzamento della Rete Antiviolenza regionale

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Si è svolta nei giorni scorsi, nella sala anfiteatro della Direzione generale Politiche Sociali dell’Assessorato della sanità, a Cagliari, la cerimonia di firma del Protocollo d’intesa per il rafforzamento della rete antiviolenza regionale nell’ambito del progetto ministeriale “SOStenere in Rete”, finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità e cofinanziato dalla Regione Sardegna, ente capofila. Il Protocollo mette a sistema tutti gli attori e le istituzioni del territorio, al servizio delle vittime di violenza, costituendo una rete di prevenzione, ascolto e di sostegno capillare in grado di garantire il contrasto alla violenza di genere e la presa in carico attraverso un modello di governance multilivello basato sul lavoro di rete.

“Siamo riuniti qui oggi per un evento importante che certifica il nostro l’impegno e quello dei principali attori istituzionali presenti nella nostra regione, attraverso la costruzione di un modello procedurale efficace e condiviso che assicuri la presa in carico delle donne vittime di violenza, dei minori eventualmente coinvolti, fino alla presa in carico degli stessi autori di violenza, per un percorso di recupero che passi innanzitutto dall’educazione al rispetto” ha spiegato in apertura di lavori l’assessore Armando Bartolazzi.

Presente alla firma anche la direttrice generale delle Politiche Sociali dell’Assessorato della sanità, Francesca Piras: “Con immensa gratitudine verso gli uffici e tutti gli attori istituzionali che a vario titolo hanno contribuito ad un percorso condiviso,  nato in piena pandemia covid, esprimo l’auspicio che questo sia solo l’inizio di un proficuo lavoro di rete che possa assicurare protezione  alle vittime di violenza ed efficacia alle azioni di supporto e contrasto a tutti i livelli della presa in carico”.

Oltre alla Regione quale soggetto capofila, erano presenti alla firma i Centri Antiviolenza accreditati dalla Regione Sardegna e iscritti nella mappatura nazionale del 1522; i Centri di ascolto e di recupero per gli Uomini autori di violenza di genere (CUAV e CAM), il Centro Italiano per la Promozione della Mediazione e della Giustizia riparativa, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Sardegna, l’Ufficio Scolastico regionale, le Questure ed i comandi provinciali dei Carabinieri, la Guardia di Finanza,  la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Cagliari, le Procure ordinarie e dei minori, il Tribunale ordinario nelle sue diverse articolazioni provinciali e quello per i Minori, l’Azienda Regionale per la Salute Ares e l’intera declinazione territoriale del Sistema Sanitario della Sardegna,  la figura della Consigliera di Parità, una rappresentanza dei maggiori Ordini professionali dell’isola. Alcuni dei soggetti aderenti alla Rete, come Anci Sardegna, perfezioneranno la firma nei prossimi giorni.

Il disegno che emerge complessivamente è quello di una rete capillare di collaborazioni che si costituisce oggi con la volontà concreta di creare un argine efficace contro la violenza di genere nell’isola. Verranno di seguito definiti protocolli operativi territoriali socio – sanitari con l’articolazione delle reti dei servizi socio – sanitari e comprendenti tutte le istituzioni competenti per territorio firmatarie del protocollo, al fine di garantire fiducia, qualità, sicurezza in ogni nodo della rete.

“SOStenere in rete – Conclude la DG Piras – punta a modellizzare la cornice teorica di gestione integrata degli interventi di contrasto alla violenza e dare una maggiore definizione del ruolo e dei compiti di ciascun soggetto, agendo sul versante della sensibilizzazione culturale e della comunicazione sociale tramite un percorso formativo articolato in 4 fasi: percorso comunicazione, percorso base, percorso avanzato e percorso procedurale”.

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