Negli ultimi giorni, un nostro video che mostra l’esplosione di una pala eolica sta circolando con insistenza sui social network e nei gruppi WhatsApp, e ha scatenato un’ondata di commenti complottisti e teorie “fantasiose”. Il filmato, girato nella zona artigianale di Villacidro, viene spacciato come un evento recente, alimentando polemiche e attacchi politici slegati dalla realtà dei fatti.
Peccato che il video in questione risalga al 2020 e che l’incidente sia già stato ampiamente documentato all’epoca. Eppure, nei gruppi social contrari all’eolico, la clip viene riproposta come una prova lampante della pericolosità degli impianti e della presunta incompetenza della politica attuale. Non mancano le ipotesi più improbabili: dalle teorie di cospirazione, passando per l’accusa di fotomontaggi, fino a congetture che chiamano in causa fantomatici interessi occulti.
A rendere il tutto ancora più grottesco è l’uso strumentale dell’episodio per attaccare la Presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, con critiche che spesso sfociano nel paradosso. Quando qualcuno fa notare che nel 2020 alla guida della Regione c’era Christian Solinas, il dibattito si trasforma in una surreale acrobazia retorica: c’è chi sostiene che, in qualche modo, il complotto per la svendita della terra da parte dell’attuale esecutivo fosse già in atto.
Tra le tesi più bislacche quelle di chi sostiene che le pale eoliche siano in realtà alimentate a gasolio (ma perché? E chi le rifornirebbe? Fa davvero paura leggere quante persone coltivino questa convinzione). Poi troviamo chi si preoccupa del pericolo di incendi in Sardegna causato dalle pale eoliche (e non delle decine di piromani arrestati negli ultimi anni), chi sottolinea che le altre pale sono ferme e quindi si tratta di un caso sospetto (ignorando che in caso di forte vento, come in quell’occasione, entra in funzione un freno di emergenza proprio per evitare incidenti), poi chi scomoda addirittura il karma. Non manca chi nega che il video sia stato girato in Sardegna e chi parla di editing video per motivi non ancora ben chiari.
Ecco alcuni dei commenti più assurdi (ma è una lista davvero poco esaustiva, ogni minuto ne compaiono di nuovi)

Quando la disinformazione danneggia tutti, anche chi è contrario all’energia eolica. Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione di quanto sia pericolosa la disinformazione sui social. Episodi decontestualizzati, immagini riproposte fuori dal loro tempo e polemiche costruite su basi inesistenti non fanno altro che screditare qualsiasi posizione, compresa quella delle persone che legittimamente pongono dubbi sullo sviluppo dell’eolico in Sardegna.
Se il dibattito si riduce a bufale e attacchi privi di fondamento, chi solleva critiche sensate rischia di essere accomunato ai teorici del complotto, indebolendo ogni discussione seria e costruttiva. Se davvero si vuole discutere di energie rinnovabili e delle loro implicazioni per la Sardegna, il punto di partenza non può essere un video vecchio di cinque anni strumentalizzato per fini politici.
L’episodio del 2020 di Villacidro, insomma, ci ricorda ancora una volta l’importanza di verificare le fonti prima di rilanciare contenuti online. Perché un’informazione scorretta non danneggia solo la verità, ma anche chi cerca di portare avanti un dibattito serio sulle sfide e le opportunità che il futuro energetico dell’isola ci pone davanti.
Per chi volesse verificare con i propri occhi, ecco il vecchio video che ha raccolto migliaia di condivisioni negli ultimi giorni.