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giovedì, 27 Marzo 2025

Una nuova legge elettorale per la Sardegna: un’ampia alleanza politica e sociale lancia l’appello per una riforma democratica e inclusiva

Eventi e manifestazioni

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Un’ampia e composita alleanza di forze politiche e sociali, dopo incontri di discussione e confronto svoltisi dal mese di giugno 2024, ha lanciato un appello, rivolto al Popolo sardo, al Consiglio regionale, alle forze politiche e sociali, per una profonda riforma della legge elettorale sarda. L’obiettivo è garantire una reale rappresentanza democratica e superare le distorsioni prodotte nell’attuale assetto maggioritario.

L’attuale legge elettorale, in vigore dal 2013, contribuisce ad alimentare la sfiducia nei confronti delle istituzioni, l’astensionismo e la crescente marginalizzazione delle forze politiche e sociali non riconducibili al bipolarismo. La personalizzazione della politica, l’indebolimento del Consiglio Regionale e l’assenza di meccanismi adeguati per garantire una rappresentanza equilibrata dei territori e delle diverse componenti della società sarda hanno reso evidente la necessità di un cambiamento.

Per questo motivo, i promotori dell’appello propongono un processo di riforma largo e partecipato che porti le forze presenti in Consiglio, di maggioranza e di opposizione, nel confronto con le forze esterne o rimaste escluse, alla costruzione di una nuova legge elettorale a partire da cinque principi fondamentali:

  • Sistema proporzionale ed elezione del Presidente in Consiglio Regionale, con correttivi come la “sfiducia costruttiva”;
  • Eliminazione del voto disgiunto, che favorisce clientelismo e personalizzazione della politica;
  • Abbassamento delle soglie di sbarramento per una maggiore equità nella rappresentanza politica;
  • Maggiore rappresentanza dei territori marginali, attraverso un riequilibrio delle circoscrizioni e l’eventuale istituzione di una circoscrizione regionale per valorizzare il voto di opinione;
  • Una norma di democrazia paritaria che porti ad avere una composizione del Consiglio Regionale in cui ogni genere sia rappresentato in una misura non superiore al 50%. 

«Il sistema maggioritario – dichiarano i promotori dell’appello – ha tradito le sue promesse e ha reso il Consiglio Regionale meno rappresentativo e meno vicino alle istanze dei cittadini. Vogliamo avviare un processo aperto e partecipato, coinvolgendo cittadini, associazioni e forze politiche, per costruire insieme una riforma elettorale che restituisca vitalità alla democrazia sarda».

L’invito è rivolto a tutta la società sarda per l’evento che si terrà sabato 15 marzo, presso il Centro Civico Culturale di Bauladu, in piazza Emilio Lussu, dalle ore 16. Durante l’incontro, i firmatari illustreranno i contenuti dell’appello.

L’iniziativa è promossa da un ampio schieramento di movimenti, partiti e comitati attivi sul territorio sardo, tra cui: Sardegna chiama Sardegna, Sinistra Futura, Sardegna Possibile, Liberu – Lìberos Rispetados Uguales, Rifondazione Comunista Sardegna, Sardigna Natzione Indipendentzia, ProgReS – Progetu Repùblica de Sardigna, Potere al Popolo – Sardegna, Autonomie e Ambiente, USB Federazione del Sociale Sardegna, Confederazione Sindacale Sarda, UNIGICOM – Unioni de sos Giovines Comunistas, Comitato Quartu No Tyrrhenian Link, Comitato Su Entu Nostu, Generazione Italie.

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