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martedì, 25 Marzo 2025

Impianto di un pacemaker bicamerale intracardiaco: la Cardiologia di San Gavino sempre più orientata verso il futuro

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L’impianto di un pacemaker bicamerale totalmente intracardiaco proietta il centro del Medio Campidano fra gli ospedali all’avanguardia nell’implantologia aritmologica. Il 21 febbraio 2025 è stata una data da ricordare per l’ospedale Nostra Signora di Bonaria: è il giorno in cui è stato compiuto un ulteriore passo avanti dal punto di vista dell’elettrostimolazione cardiaca nel Sud Sardegna.

Il reparto di Cardiologia diretto dal dottor Gianfranco Delogu ha eseguito il primo impianto di pacemaker senza fili bicamerale in un paziente di 53 anni con numerosi episodi di blocco atrioventricolare. Il dispositivo, costituito da due componenti delle dimensioni di pochissimi centimetri viene impiantato posizionato rispettivamente all’interno del ventricolo destro e dell’atrio destro del paziente senza l’ausilio di elettrocateteri o di un generatore dislocato in sede pettorale. L’impianto è stato eseguito dagli aritmologi del centro, i medici Roberto Floris e Maria Valeria Demontis in collaborazione con il dottor Enrico Mura, responsabile della struttura di Cardiologia interventistica dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Hanno completato la squadra al lavoro le infermiere Roberta Marini, Barbara Frau, Federica Farris e la coordinatrice Laura Cabua, il tecnico di radiologia Matteo Petromilli e la squadra ingegneristica Abbott, il tutto sotto la supervisione del dottor Gianfranco Delogu, direttore del reparto e della coordinatrice della Sala operatoria, Francesca Cera.

Il dottor Delogu spiega: “Per la giovane età del paziente, la probabilità di andare incontro a trattamenti nefrologici e l’alto rischio infettivo, per evitare l’utilizzo di un dispositivo provvisto di elettrocateteri, che sono l’elemento fragile dell’impianto tradizionale, abbiamo scelto di procedere con l’impianto di un pacemaker totalmente intracardiaco, con una procedura nuova ma assolutamente sicura e con un risultato finale ottimo”. “Attualmente questo tipo di tecnologia va dedicata a casi selezionati, ma garantisce dei risultati ottimali con parametri elettrici sovrapponibili ai normali dispositivi che per anni hanno costituito lo standard per ogni paziente. Inoltre la tecnica d’impianto, effettuato da vena femorale sotto guida radiologica è molto delicata ma applicabile in futuro su un’ampia fascia di pazienti – continua la dottoressa Demontis”.

Alcuni pazienti si preoccupano all’idea di impiantare qualcosa all’interno del cuore, il dottor Floris precisa che “si tratta di una tecnologia sicura e che sta venendo applicata in alcuni centri di riferimento nazionale e internazionale, il vantaggio è enorme in determinate categorie di pazienti come i giovani e i pazienti con grave insufficienza renale che per definizione hanno un rischio infettivo molto alto” e prosegue ”Grazie all’affiancamento del collega dottor Mura acquisiremo a breve la totale autonomia nell’effettuazione di questo procedura che ha standard di complessità elevati”.

Con questo ulteriore passaggio continua la crescita del reparto di Cardiologia dopo l’avvio circa 9 anni fa del servizio di Cardiostimolazione che oggi rappresenta una realtà consolidata nel territorio con un incremento delle procedure nell’ultimo anno superiore all’87% rispetto al 2023. “La gestione delle bradiaritmie secondo i più moderni standard internazionali, compreso un esteso utilizzo del monitoraggio remoto dei dispositivi impiantabili, garantisce ai nostri pazienti un servizio completo dall’impianto del pacemaker fino al controllo domiciliare dello stesso” chiude il dottor Delogu.

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