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sabato, 26 Aprile 2025

Polemica sull’area della vecchia stazione di San Gavino: tra passato e presente si riaccende lo scontro politico

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A San Gavino Monreale si è accesa una nuova polemica sull’area della vecchia stazione ferroviaria, recentemente interessata da interventi di ripristino e pulizia da parte degli operai comunali, in vista del 21° Duathlon Città dello Zafferano. Il dibattito ha preso piede dopo che alcuni esponenti politici locali hanno sollevato dubbi non tanto sulla necessità questi lavori (attesi da tempo dalla popolazione) ma hanno innescato un’accesa discussione sulla coerenza dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Stefano Altea.

Nicola Orrù attacca: “Dov’è la coerenza del sindaco?”. Ad aprire la discussione è stato Nicola Orrù, consigliere di minoranza e compagno di tante battaglie dell’attuale sindaco, quando entrambi sedevano tra i banchi dell’opposizione. Orrù ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto grazie ai lavori di ripristino dell’area, ma ha sollevato forti perplessità sulla gestione politica della questione.

“Vedere l’area della vecchia stazione completamente ripulita e finalmente decorosa – ha dichiarato Nicola Orrù – è un atto d’amore verso il nostro Paese (complimenti anche al super lavoro degli operai impegnati) e sarei pienamente d’accordo se fosse di “nostra” proprietà, ma volevo ricordare a tutti che purtroppo abbiamo tra le mani soltanto un contratto in comodato d’uso gratuito per 15 anni firmato il 21.07.2017 dalla Giunta Tomasi, a meno che non ci siano atti aggiuntivi che noi non conosciamo”.

Il consigliere ha poi ricordato come l’attuale sindaco Altea, ai tempi in cui sedeva all’opposizione, avesse contestato con forza le spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nell’area. “Ora mi chiedo: il Sindaco ha cambiato versione? E quanto stanno costando questi lavori, che vanno avanti ormai da settimane, ai cittadini sangavinesi?”

Orrù ha evidenziato inoltre che l’area sarebbe classificata come terreno altamente inquinato e ha annunciato l’intenzione di chiedere chiarimenti nelle sedi opportune.

La difesa del sindaco Altea: “Manutenzione ordinaria a costo quasi nullo”. Alle accuse ha risposto direttamente il sindaco Stefano Altea, che ha chiarito la natura degli interventi eseguiti nell’area della vecchia stazione.

“La contestazione alla Corte dei Conti – ha spiegato il primo cittadino – riguardava i lavori di straordinaria manutenzione sul fabbricato della vecchia stazione, in contrasto con gli obblighi del comodatario previsti dal codice civile. I lavori di pulizia dell’area dove si è svolto il duathlon sono invece lavori di manutenzione ordinaria di pulizia, con un costo praticamente nullo”.

Il sindaco ha inoltre sottolineato che gli interventi non solo hanno migliorato il decoro urbano, ma hanno reso fruibile uno spazio pubblico importante per eventi e manifestazioni, negando qualsiasi accusa di incoerenza. “C’è concettualmente e giuridicamente una differenza enorme tra gli interventi della precedente amministrazione e quelli posti in essere dalla nostra” ha affermato.

Le critiche dell’ex assessore Lai e dell’ex vicesindaco Ennas. Ad alimentare il dibattito è intervenuto anche Libero Lai, ex assessore all’Ambiente, che ha contestato le dichiarazioni del sindaco Altea sul costo degli interventi.

“L’attuale sindaco – ha dichiarato Libero Lai in riferimento alle spese – sosteneva che fossero soldi buttati perché l’erba andava tagliata da RFI. Mentre annualmente abbiamo sempre ripulito l’area come messa in sicurezza e decoro. Si sostiene inoltre che la spesa sia stata irrisoria, quindi mi chiedo, in un calcolo economico, le ore degli operai (assunti con il fondo del patrimonio boschivo e quindi destinati a ben altri progetti di rilievo) vengono considerate o no?”.

Anche l’ex vicesindaco Nicola Ennas ha sottolineato l’incoerenza dell’attuale amministrazione rispetto al passato sul tema dell’area della vecchia stazione. “Questi interrogativi ce li siamo posti in tanti. In passato abbiamo ottenuto una prima proroga, attivato sempre la manutenzione ordinaria dell’area e avviato interlocuzioni per un acquisto o una nuova proroga. Oggi è tutto legittimo, mentre in passato il sindaco non ha esitato a denunciare”.

Un caso politico ancora aperto. La questione dell’area della vecchia stazione di San Gavino Monreale si configura dunque come un caso politico che avrà strascichi nei prossimi consigli comunali e non solo. Il contrasto tra l’operato dell’attuale amministrazione e le critiche mosse in passato dallo stesso sindaco Altea, quando sedeva all’opposizione insieme al consigliere Orrù, hanno acceso il dibattito politico e riaperto una ferita ancora sanguinante, soprattutto per la segnalazione pendente alla Corte dei Conti – che fa il paio con la ormai famigerata denuncia sotto falso nome per il finanziamento del Festival Letterario del Monreale (vicenda conclusasi, dopo anni, con un’assoluzione piena per la Giunta Tomasi).

Se da un lato la pulizia dell’area della vecchia stazione è stata apprezzata universalmente per il miglioramento estetico e funzionale, dall’altro ha scatenato il dibattito sul costo effettivo degli interventi e sulla reale utilità – passata, presente e futura – di investire risorse comunali su un’area che, almeno formalmente, non era e non è (ancora) di proprietà del Comune di San Gavino Monreale. E intanto, tra le proposte ricorrenti, rispunta l’idea dello spostamento del mercatino nella vecchia stazione: il progetto più recente, proposto nel 2020 per il parcheggio di via Montevecchio, aveva tre firmatari: Roberto Esu, Stefano Altea e Nicola Orrù,

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