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San Gavino Monreale
sabato, 19 Aprile 2025

San Gavino, due giornate di solidarietà con “Il Pomodoro per la Ricerca” grazie all’associazione “Insieme si può APS”

Eventi e manifestazioni

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Nonostante le condizioni meteo non proprio ottimali, la solidarietà ha trovato spazio anche quest’anno a San Gavino Monreale. Nelle giornate dedicate all’iniziativa nazionale “Il Pomodoro per la Ricerca”, promossa dalla Fondazione Umberto Veronesi per finanziare la ricerca sui tumori pediatrici, l’associazione “Insieme si può APS” ha allestito un banchetto in piazza della Resistenza: in vendita c’erano delle speciali confezioni di pomodoro, un frutto speciale nella lotta contro i tumori.

Il pomodoro infatti è un vero e proprio tesoro nutrizionale, ricco di vitamine, carotenoidi e altri componenti benefici per la nostra salute, di supporto al sistema immunitario e antitumorali. Studi scientifici hanno infatti dimostrato come il consumo regolare di pomodoro abbia un effetto protettivo rispetto ai tumori.

A raccontare la determinazione dietro l’iniziativa è Giusy Atzori, presidente dell’associazione “Insieme si può APS” e responsabile del banchetto: “Malgrado le previsioni meteo, domenica mattina siamo scese in Piazza per sostenere la ricerca scientifica e Fondazione Veronesi con ‘Il Pomodoro per la Ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente’”.

A causa del maltempo, la giornata di sabato non ha visto la presenza fisica in piazza delle volontarie, ma questo non ha fermato l’entusiasmo di Giusy: “Non mi sono scoraggiata, ho cercato di coinvolgere e sensibilizzare più persone possibile attraverso altri mezzi di comunicazione”, ha raccontato. Domenica mattina, invece, il banchetto ha preso vita tra vento e freddo, accolto dal calore della comunità.

L’iniziativa nazionale punta a raccogliere fondi vendendo confezioni di tre lattine di pomodoro 100% italiano, il cui ricavato sostiene la ricerca contro i tumori che colpiscono bambini e adolescenti. L’impegno di Giusy Atzori è ancor più significativo alla luce della sua esperienza personale: “Come non dare questa testimonianza, essendo io la prima a convivere con una diagnosi di cancro”, ha affermato. “Ho messo da parte dolori e quant’altro, e sono scesa in prima linea dando il mio contributo per regalare speranza”. Parole che raccontano una forza che va oltre la fatica fisica e si nutre del desiderio di aiutare gli altri.

“Alla fine della giornata ti dico che la stanchezza, il freddo, spariscono, perché l’aver dedicato due giornate importanti mi ripaga di tutto, perché gli altri… siamo noi”, ha concluso Giusy Atzori, ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile la buona riuscita dell’iniziativa.

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