La predisposizione delle armature all’interno delle casseforme è un’operazione di assoluta importanza prima della messa in opera del calcestruzzo. Le casseforme vengono allestite in maniera specifica per accogliere il getto; un posizionamento della gabbia non corretto rischia di mettere seriamente a repentaglio l’intera struttura. Ecco spiegato il motivo per il quale è importante sapere in che modo le armature vanno predisposte in un getto di calcestruzzo, per evitare problemi relativi a una precoce corrosione dei ferri. Non solo: una predisposizione non corretto rischia di alterare le caratteristiche strutturali del manufatto o condizionare in negativo la resistenza al fuoco della costruzione.
Il progetto
Nel momento in cui si procede alla progettazione dell’armatura destinata al manufatto in calcestruzzo, c’è un dettaglio che è bene prendere in considerazione con la massima attenzione, vale a dire il copriferro. Occorre, infatti, saper progettare un copriferro che sia caratterizzato da uno spessore adatto alla situazione, in modo che l’acciaio possa essere protetto da situazioni non desiderabili, quali fenomeni di aggressione fisica o chimica. È la normativa a definire lo spessore del copriferro a seconda delle caratteristiche dell’ambiente di esposizione. È utile sapere, comunque, che un copriferro si può considerare efficace nel caso in cui il suo spessore sia non inferiore agli 8 millimetri per le pareti, i setti e le solette e raggiunta almeno i 2 centimetri per i pilastri e le travi. La realizzazione del copriferro prevedere l’utilizzo di distanziali plastici o in metallo che favoriscono una separazione costante fra l’armatura e la cassaforma, al fine di assicurare la presenza di uno strato di pasta in cemento.
Le modalità di predisposizione dell’armatura
L’armatura deve essere predisposta con modalità differenti a seconda della tipologia e delle caratteristiche del manufatto che deve essere realizzato: si può trattare di un pilastro, di un solaio o di una trave. Per esempio, per quel che riguarda le travi semplici appoggiate agli estremi, essendo esse sottoposte a un carico distribuito in maniera omogenea si ha a che fare con sollecitazioni di trazione simmetriche rispetto alle sollecitazioni di compressione, che coinvolgono la parte bassa e raggiungono l’apice in mezzeria. Ebbene, in tale situazione affinché le armature siano disposte in maniera corretta è necessario che siano posizionate barre longitudinali e staffe in grado di resistere alle sollecitazioni di trazione diagonale in corrispondenza delle estremità. Le staffe e le barre sono unite le une alle altre, in senso perpendicolare, tramite del filo di ferro. Le staffe, senza armatura superiore, sono sostenute e collegate fra di loro da barre con un diametro minimo. Alle estremità delle travi, le barre longitudinali sono caratterizzate da una piegatura a uncino, che in alcuni casi può essere a 90 gradi se lo spazio a disposizione è abbastanza, così che le sollecitazioni di trazione residue vengano trasmesse al conglomerato.
Le travi continue
Per quanto concerne le armature di travi continue, invece, si ha a che fare con schemi caratterizzati da un maggior grado di complessità. La parte in alto è esposta, in corrispondenza degli appoggi, a trazione; al contrario, la parte in basso è sollecitata in corrispondenza della mezzeria di ciascuna campata. È possibile assimilare le solette piene a travi molto ampie; in molti casi esse sono prive di staffe verticali, ma presentano un’armatura di compensazione. L’armatura dei pilastri, infine, è costituita da barre verticali che sono collegate fra di loro per mezzo di staffe orizzontali, le quali possono avere una conformazione continua a elica oppure essere indipendenti le une rispetto alle altre: in ogni caso, impediscono che le barre curvino verso l’esterno. Usare il filo di ferro per legare le barre è indispensabile per la loro predisposizione all’interno delle casseforme, in modo che la posizione venga mantenuta fino all’indurimento del calcestruzzo.
Una realtà di riferimento nel settore: Temsider
Temsider è un’azienda leader in questo settore, che fornisce ai propri clienti prodotti con certificazione ISO 9001, accompagnati da tutti i documenti relativi al collaudo. Viene garantito il servizio di consegna in cantiere della merce entro le 48 ore successive al momento dell’ordine su tutto il territorio nazionale. Il ferro utilizzato da Temsider viene fornito dalle più importanti ferriere del nostro Paese, e la sua qualità è testimoniata da certificati di collaudo e attestati di qualificazione.