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lunedì, 19 Maggio 2025
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Intercultura: la storia di Roberta, madre sangavinese, e di Shasha, studentessa thailandese

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Oggi vi raccontiamo un’esperienza di ospitalità. A due voci: quella di Roberta, mamma ospitante, e quella di Shasha, studentessa Intercultura ospite a casa sua.

“Inizialmente – racconta Roberta – ero terrorizzata all’idea di ospitare una studentessa straniera. Io, sola, con due figli a cui badare. Dopo una chiacchierata con Giacomo, il volontario dell’associazione Intercultura Guspini Medio-Campidano ho deciso di provarci.”

Riflettendo sui suoi dubbi iniziali, che ormai sembrano lontanissimi, prosegue: “Mi chiedevo se sarei stata in grado di accoglierla ma la mia voglia di conoscere persone di altre culture, di far vivere a miei figli questa esperienza di apertura mi ha spronata ad ospitare Shasha, una ragazza thailandese.”

Oltre ai suoi timori iniziali, ci riferisce quelli che a suo tempo ha provato Shasha prima dell’arrivo: “Mi ha detto che immaginava di arrivare in una grande città come Milano o Roma e invece si è trovata a San Gavino Monreale, paesino di 8000 abitanti che non riusciva a trovare nemmeno su Google Maps! Una volta arrivata, nonostante non parlasse e non capisse l’italiano, il suo sorriso e la sua gentilezza sono stati il lasciapassare.”

Prosegue ricordando il primo periodo di convivenza: “Non è stato facile. Incomprensioni, nostalgia, pianti e voglia di restare sola hanno caratterizzato le prime settimane poi piano piano siamo riuscite a creare un legame di affetto e complicità. Molto importante in questo è stato mio figlio Alessandro che ha creduto, più di tutti, in quest’avventura. Le è sempre stato vicino. Giocare con lei a “Uno” e interagire con il traduttore ha appianato le difficoltà inziali. Ora le vuole bene come una vera e propria sorella. Con mia figlia Martina, anche lei un pò riservata come Shasha, hanno costruito un rapporto diverso basato su una condivisione e un modo simile di vivere l’adolescenza.”

Roberta e Shasha ci parlano di un altro aspetto fondamentale del loro percorso: la presenza, il supporto e la condivisione con gli altri studenti Intercultura, con le loro famiglie ospitanti e con i volontari del centro locale. “Stiamo vivendo tanti momenti assieme: uscite, incontri, cene multietniche. Cresciamo insieme, ci confrontiamo e nascono amicizie. Siamo tutti un pò arricchiti dalla condivisione tra culture e personalità diverse.”

Shasha, ormai piuttosto disinvolta con la lingua italiana, ci racconta le sue impressioni: “Quando ho scelto di venire qui, pensavo solo che volevo vedere un’altra parte del mondo, volevo imparare un’altra lingua e conoscere un’altra cultura. É la prima volta che sono lontano dai miei genitori per più di una settimana! Il primo periodo è stato complicato, tutto sembrava difficilissimo, era tutto nuovo. È stata dura ma la mia famiglia ospitante mi ha aiutato molto e la mia presenza ha portato un cambiamento nella loro vita quotidiana. A volte non ci capiamo ma basta parlare e i problemi si risolvono. Le persone che hanno partecipato a questo programma parlano sempre di belle esperienze. Prima non lo capivo bene ma ora lo capisco non solo a parole. Lo vivo nelle piccole cose: la gita in giornate di sole, un film sul divano dopo cena, i momenti trascorsi   con mia sorella ospitante tornando dalla casa di nonni e il gioco che il mio fratello ospitante ha aggiunto nel mio telefono. La mia mamma ospitante mi ha sempre portato a una gita o a vedere tramonto. Mi ha insegnato tante cose, anche a cucinare e mi ha fatto scoprire questa nuova passione.Ho imparato moltissimo da questa esperienza: non solo conosco una nuova cultura e nuove prospettive ma ora conosco meglio anche me stessa”.

Tutte le famiglie possono scegliere di mettersi in gioco e di ospitare uno studente o una studentessa in arrivo dal mondo di intercultura.it perché significa confrontarsi con stili di vita, mentalità e culture diverse. Contatta i volontari del territorio: Melania 3477642784. Alessandra 3403498930, Giacomo 3453936613.

Sara Cogotti

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