La cottura a vapore consiste nell’immergere gli alimenti nel vapore generato dal riscaldamento del liquido che si trova non direttamente a contatto con il cibo, ma in un alloggio sottostante. Il vapore permette poi la cottura degli alimenti a temperature che arrivano a sfiorare i 100°C. Il principale vantaggio della cottura a vapore è dal punto di vista nutrizionale, poiché consente di mantenere inalterati i nutrienti degli alimenti, che altrimenti andrebbero dispersi nell’acqua. Vediamo quali sono le caratteristiche, i benefici e le modalità di cottura al vapore da prediligere in casa.
Come si cuoce al vapore
Per la cottura al vapore si possono utilizzare le vaporiere, le pentole a vapore e i cestelli in bambù, che consentono di cuocere a vapore su più ripiani impilati uno sopra l’altro. In commercio si possono trovare inoltre le vaporiere elettriche per cuocere contemporaneamente più alimenti.
I benefici della cottura al vapore
Come abbiamo già accennato, gli alimenti cotti al vapore non vengono a contatto con l’acqua, mantenendo così tutti i nutrienti. La cottura, in questo caso, avviene per mezzo del vapore, ossia per convezione, attraverso la distribuzione del vapore. L’alimento immerso nel vapore assorbe l’umidità che si genera e trattiene i suoi nutrienti quali vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti. La temperatura controllata, inoltre, impedisce il generarsi delle sostanze nocive che solitamente derivano dalla cottura a temperature elevate. Gli alimenti cotti al vapore risultano meno calorici, poiché l’eventuale grasso contenuto si va a sciogliere nell’acqua sottostante, nonché più digeribili. In fase di cottura, non sarà necessario il ricorso ai condimenti, ma si potranno aromatizzare gli alimenti inserendo spezie, erbe aromatiche o ciò che più si preferisce nell’acqua sottostante.
Gli svantaggi della cottura al vapore
La cottura degli alimenti a vapore non ha svantaggi o controindicazioni. I tempi di cottura variano a seconda del tipo di alimento che si sta cucinando e dal suo spessore. Più breve è la cottura, maggiore è la quantità di vitamine che viene preservata. Alcuni alimenti non sono adatti per la cottura al vapore: i molluschi, ad esempio, oppure i legumi secchi o con buccia spessa, non sono adatti in quanto risulterebbero troppo duri.
La cottura al vapore in casa: le tipologie
In ambito domestico, la cottura al vapore può avvenire secondo i seguenti metodi:
- mediante una pentola capiente, uno scolapasta in acciaio e un coperchio: basta riempire la pentola con due o tre dita di acqua, adagiarvi lo scolapasta con gli alimenti al suo interno, accendere la fiamma con l’attenzione di mantenerla costante e moderata per tutta la cottura, per poi coprire il tutto con un coperchio. Una volta raggiunti i 100°C, l’acqua si trasforma in vapore e la sua temperatura non sale;
- mediante una pentola a pressione: grazie al coperchio che chiude ermeticamente la pentola, la temperatura di ebollizione sale anche a 120°C, riducendo i tempi di preparazione, conservando tutti i vantaggi nutrizionali della cottura al vapore;
- mediante i forni con funzione a vapore: i forni a vapore Candy permettono di cuocere a vapore azionando un pulsante che genera vapore. La tecnologia Smart Steam adottata da questo noto produttore genera vapore che consente, mediante il forno, di cucinare carne, pesce e verdure in modo sano;
- mediante la vaporiera: la vaporiera elettrica consente di realizzare ricette al vapore di ogni tipo. In questo caso, si può cucinare anche il riso, che risulterà più saporito in quanto manterrà l’amido e quindi i sali minerali;
- mediante i cestelli di bambù: basta riempire una pentola con poca acqua (l’acqua non deve venire a contatto con il cibo nel cestello), per poi appoggiare il cestello al di sopra della pentola e coprire il tutto con il suo coperchio.
Riassumendo le caratteristiche della cucina a vapore
Stando a ciò che abbiamo detto, la vottura a vapore:
- è più lenta e meno intensa
- è più sana in quanto mantiene le caratteristiche organolettiche e gustative, nonché i nutrienti degli alimenti
- non produce la reazione di Maillard che in quantità eccessive risulta tossica per l’organismo
- non genera molecole tossiche
- è ideale soprattutto per alcuni alimenti delicati e materie prime che non richiedono tempi di cottura eccessivamente lunghi (carni bianche, pesce, crostacei, tuberi e verdure)
- non contempla grassi in cottura