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San Gavino Monreale
lunedì, 7 Luglio 2025

Breve storia ospedaliera di San Gavino Monreale. Perché il paese fu scelto come centro ospedaliero?

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In passato, la sanità a San Gavino Monreale era gestita principalmente in piccoli ambienti ambulatoriali attraverso l’Assistenza offerta da ordini religiosi, che erano figure chiave nella cura degli ammalati. La Chiesa Cattolica, attraverso le sue istituzioni, svolse un ruolo fondamentale nella gestione delle cure mediche e nella costruzione di strutture per la cura degli ammalati.

In seguito, sono stati effettuati importanti interventi di riqualificazione per modernizzare le strutture sanitarie, migliorandone l’efficienza e l’accessibilità. I Fatebenefratelli, essendo molto stimati nell’ospedale di Olbia fece sì che venissero chiamati ad avviare, dirigere ed amministrare, nel 1960, l’ospedale Nostra Signora di Bonaria a San Gavino Monreale, di cui stavano ultimando i lavori.

L’ospedale venne inaugurato l’11 febbraio 1961 e comprendeva 150 posti letto, era ben attrezzato,  con reparti di medicina e chirurgia generale ed ostetricia. Gradualmente venne costituito un qualificato corpo sanitario anche per le diverse specializzazioni. L’ospedale di San Gavino Monreale era il secondo in Sardegna che veniva affidato ai religiosi di San Giovanni di Dio, dopo quello di Olbia, inaugurato nel 1955. Nel 1969, le vicende dell’ospedale di San Gavino Monreale sono coincise con quelle dell’ospedale di Olbia, entrambi sono entrati a far parte dell’ente “Crespellani” e i Fatebenefratelli ne hanno lasciato la direzione  e l’amministrazione. L’edificio di San Gavino Monreale, dopo l’inaugurazione dell’11 febbraio 1961, subì poi dei lavori di modifica e ampliamento nel 1964 e nel 1978.

A questo punto la domanda sorge spontanea. Perché San Gavino Monreale fu scelto come sede dell’ospedale, poi intitolato a Nostra Signora Di Bonaria (patrona della Sardegna)?
Si vocifera fosse merito della curia vescovile di allora, essendo il vescovo della diocesi di Ales-Terralba fortemente presente e legato a San Gavino Monreale.

Invece alcuni punti chiave che giustificano la scelta di San Gavino Monreale sono stati:

Necessità di assistenza sanitaria. L’area non aveva ancora un ospedale pubblico, e la realizzazione di una struttura ospwdaliera era fondamentale per garantire un accesso equo ai servizi sanitari.  Essendo gli ospedali di Cagliari e di Oristano troppo distanti. San Gavino Monreale era equidistante ai due capoluoghi.

Centralità geografica. Con la sua posizione centrale, San Gavino Monreale permetteva di essere raggiunto facilmente dalle comunità circostanti.

Sviluppo socio-economico. San Gavino Monreale era in crescita,  con un tessuto economico in espansione,  agricoltura fiorente (per via dei terreni fertili, essendo in pianura). La fonderia, e le varie fabbriche vicine. L’ospedale contribuì a consolidare questo sviluppo.

Infrastrutture. L’area offriva le infrastrutture necessarie per la realizzazione dell’ospedale, come strade, ferrovie, acqua, elettricità (ben fornita grazie alle già presenti linee elettriche della fonderia), e una forza lavoro locale.

In seguito, alcuni paventarono lo spostamento (con pseudo-ruote) dell’ospedale Nostra Signora Di Bonaria in alcuni paesi circostanti. Una cosa alquanto surreale. Affermazioni sicuramente giustificate per protestare contro lo spostamento momentaneo di alcuni servizi sanitari in altri paesi della zona, senza considerare obiettivamente i nuovi servizi aggiunti all’ospedale di San Gavino Monreale. Giusto per citarne due: l’oncologia e l’oculistica.

Nei decenni successivi, si era resa necessaria un’opera per il Medio Campidano di grande importanza per tutte le aree circostanti. Una struttura sanitaria moderna concepita sugli attuali modelli per l’intensità di cure e assistenza. A partire dal 1997 furono coinvolti amministratori locali, organizzazioni sindacali, istituzioni ecclesiastiche ed un grande comitato di cittadini. Fu stilata la prima relazione in cui si rappresentava l’esigenza di dare al territorio del Medio Campidano una nuova struttura ospedaliera.

Nel 2008 si raggiunse il tanto auspicato ok definitivo alla sua realizzazione, con un finanziamento di circa 68 milioni di euro. Il progetto per il nuovo ospedale  di San Gavino Monreale prevede una superficie complessiva di oltre 30.000 mq, rispetto ai 13.000 mq attualmente disponibili del vecchio nosocomio.  L’ospedale sarà dotato di circa 215-250 posti letto, poliambulatorio, un asilo nido aziendale, locali tecnici,  centrali tecnologiche , elisuperficie , un grande parcheggio (circa 500 posti) e aree verdi. L’ospedale sarà un eccellenza regionale, DEA (Dipartimento Emergenza Acettazione) di 1° livello. La posa della prima pietra del nuovo ospedale di San Gavino Monreale è avvenuta (dopo anni di battaglie) il 23 settembre 2022. Attualmente la struttura realizzata è intorno all’85%.

Il vecchio ospedale non verrà demolito o smantellato, ma sarà ristrutturato e sarà di supporto al nuovo ospedale, come ospedale di comunità e come poliambulatorio.

Lettera firmata

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