All’indomani dei devastanti incendi che hanno colpito Villacidro, Serramanna e Vallermosa, il consigliere regionale e sindaco di Sanluri Alberto Urpi ha partecipato a un sopralluogo nei territori martoriati dalle fiamme, insieme all’Assessore regionale all’Ambiente e ad altri consiglieri del territorio.
“Siamo andati dai sindaci e dagli amministratori locali – ha dichiarato Urpi – per esprimere la nostra vicinanza e verificare direttamente l’entità dei danni. Ettari di terra distrutti, aziende agricole, serre, abitazioni, locali comunali e mezzi completamente bruciati: un disastro”.
Nel corso dell’incontro con l’assessore, Urpi ha sottolineato alcune proposte urgenti per migliorare la gestione degli incendi in Sardegna. Primo tra tutti, il tema della rapidità d’intervento dei mezzi aerei: “Occorre fare in modo che i Canadair possano decollare non solo da Olbia, ma anche da Decimomannu o Elmas. Venti minuti in meno possono fare la differenza tra salvare o perdere un’azienda, una casa, una vita”.
Altro nodo critico riguarda la pulizia dei corsi d’acqua, oggi ostacolata da normative antiquate: “Le attuali regole, ancora legate a un regio decreto di oltre un secolo fa, rendono difficile persino capire chi sia competente per intervenire. Intanto, i canali si riempiono di canne e arbusti che diventano combustibile per il fuoco”.
Urpi ha poi ribadito con forza l’urgenza di puntare sulla prevenzione, sostenendo concretamente i Comuni e le realtà locali: “La Regione deve investire sui sindaci, sugli enti locali, sulle associazioni di protezione civile, sui barracelli. E bisogna porre fine a un’anomalia inaccettabile: il Medio Campidano è l’unica provincia sarda priva di una sede amministrativa di Forestas con un dirigente dedicato”.
Il consigliere regionale ha chiesto inoltre di attivare immediatamente le procedure per gli indennizzi: “I danni sono enormi e ho visto persone davvero in ginocchio. Serve una risposta rapida. In sede di assestamento di bilancio, il Consiglio regionale dovrà fare la sua parte: noi ci siamo”.
Infine, Alberto Urpi ha lanciato un richiamo alla necessità di non limitarsi agli aiuti economici, ma di rivedere complessivamente il sistema di prevenzione e intervento. “È inutile pensare solo alle risorse se non cambiamo in meglio l’organizzazione dei soccorsi. E accanto alla prevenzione – ha concluso il consigliere – serve una repressione e una condanna durissima per chi ha responsabilità dirette”.
