Non tutti sanno che la severa legislazione Italiana fa sì che ci siano soltanto 4 case da gioco nel bel paese che possano rispondere al nome di “casinò”; un paio di queste sono arcinote perché collegate alla storia del Bel Paese (il casinò di Venezia) o a uno dei luoghi più conosciuti della cultura popolare Italiano (il casinò di Sanremo e i suoi collegamenti con l’omonimo festival); l’altro grande nome è quello di Campione, che soltanto per il suo essere un casinò presente in un exclave ha tutto un suo fascino ma in quanti conoscono l’ultima casa da gioco?
Il nome Casino de la Vallée dice qualcosa?
Il sogno alpino
A poca distanza dalla città di Aosta sorge il Casino de la Vallée, un edificio in un contesto paesaggistico che solitamente non si associa all’idea del casinò ma che vanta una storia molto interessante. Nato a ridosso degli anni novanta, con l’impegno della regione all’interno di un territorio noto per le vette alpine e le stazioni sciistiche, il CDLV diventa fin da subito uno degli edifici più importanti della zona, attirando su di sé l’attenzione di migliaia di turisti.
All’interno gli spazi sono organizzati su due livelli: al piano superiore si trova la sala giochi principale del casinò, mentre al piano inferiore trovano posto il ristorante e la sala eventi: una divisione intelligente, che permette a una doppia anima di convivere senza particolari problemi. L’innovazione architettonica del casinò, poi, si misura attraverso gli elementi con il quale la struttura è stata sviluppata: dal volume vetrato che si apre sulla valle ai suoi spazi che sono spesso usati per eventi a carattere culturale. Eh, si: un casinò utilizzato anche come hub per tutto quello che riguarda la cultura è qualcosa che in America è piuttosto raro da concepire ma che in Italia riesce a diventare realtà grazie agli sforzi dei promotori.
Quali sono le caratteristiche che lo rendono unico?
La posizione del Casinò e la relativa lontananza da altri grandi centri metropolitani lo rendono un unicum rispetto alle strutture tradizionali. La sala eventi del casinò, con i suoi oltre 200 posti, ospita in maniera regolare concerti di musica classica, serate jazz, presentazioni di libri e anche spettacoli di danza, assumendo un po’ il ruolo del teatro.
A questo è appaiata anche la sua anima dedicata al mondo wellness: collegata alla struttura principale del casinò con un corridoio vetrato si trova la SPA Monte Emilius, un’area benessere di circa 800 metri quadri con sauna finlandese, bagno turco e piscina riscaldata con vista montagna. Concludere la propria sessione di gioco con un momento di vero relax all’interno di un contesto estremamente pregiato come quello del casinò non è qualcosa che è facile immaginare altrove ma in Italia, a quanto pare, si.
Se c’è qualcosa che forse molti potrebbero apprendere dall’esistenza di questo casinò e che, alle volte, riuscire a traslare un luogo e un idea da un contesto a un altro è qualcosa che imprenditorialmente può avere successo. Mescolando le slot con la cultura, il gioco con la gastronomia, il divertimento con il benessere, il Casinò De La Vallée riesce a offrire un’esperienza di gioco diversa con la complicità silenziosa delle montagne che circondano il luogo.
Un esperimento architettonico interessante si è trasformato in un volano economico: non è qualcosa che accade tutti i giorni.






