Questa sera, a partire dalle ore 20:00, lungo la via Roma a San Gavino Monreale (fronte ex palazzo della Finanza) sarà possibile sottoscrivere la proposta di legge Zuncheddu, un’iniziativa popolare volta a colmare un vuoto normativo che oggi lascia senza sostegno le persone vittime di ingiusta detenzione o di errore giudiziario.
La proposta mira a introdurre una provvisionale economica destinata a chi, al termine di un processo, viene assolto dopo aver subito una privazione della libertà. L’obiettivo è garantire un supporto immediato nel periodo che intercorre tra l’assoluzione e la sentenza definitiva di risarcimento del danno, una fase che può protrarsi anche per sei, sette o dieci anni.
Secondo i promotori, si tratta di un passaggio fondamentale per offrire un aiuto concreto a chi si è visto stravolgere la vita da procedimenti giudiziari conclusi con un’assoluzione piena. Non solo per il tempo trascorso in carcere, ma anche per le difficoltà nel reinserirsi socialmente ed economicamente una volta riconosciuta l’innocenza.
Molti ex detenuti assolti, si ricorda, finiscono in condizioni di estrema precarietà: c’è chi si rivolge alla Caritas, chi è costretto a rubare per sopravvivere e chi, senza il sostegno della famiglia, si troverebbe a vivere per strada.
Ogni anno in Italia si contano circa mille casi di ingiusta detenzione, con un costo complessivo a carico dello Stato che ammonta a centinaia di milioni di euro. La proposta di legge vuole offrire una risposta immediata e dignitosa a chi, pur riconosciuto innocente, si trova ad affrontare un lungo limbo giudiziario ed esistenziale.
