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lunedì, 10 Novembre 2025
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Elezioni provinciali del Medio Campidano, le riflessioni di Silvia Mamusa sul metodo di voto

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Le elezioni provinciali del Medio Campidano si sono concluse con l’elezione del nuovo Presidente Giuseppe De Fanti. Dopo il periodo di commissariamento, gestito dall’ingegner Roberto Cadeddu, l’ente provinciale torna così alla gestione politica.

La norma Del Rio, che disciplina le elezioni di secondo livello, ha però sollevato critiche per la mancata partecipazione diretta dei cittadini al voto, sostituiti dai sindaci e dai consiglieri comunali. Una modalità che, secondo diversi amministratori locali, riduce il carattere realmente democratico del processo elettorale.

“Questo – sottolinea Silvia Mamusa, consigliera comunale di San Gavino Monreale – è stato l’aspetto più critico che ritengo debba essere modificato, la democrazia è popolare e dal popolo dev’essere attuata. Con questa modalità, invece, i consiglieri e i sindaci hanno partecipato alle candidature ed alle elezioni. Un’organizzazione gestita dai sindaci che non ha visto il reale coinvolgimento di tutti”.

Silvia Mamusa si oppone con forza a un meccanismo che esclude tutti gli aventi diritto di voto dalla partecipazione democratica, e che restringe a un’élite la scelta dei candidati.

“Personalmente, nella mia qualità di consigliera comunale – rimarca Mamusa – non sono stata coinvolta ed informata fino a qualche giorno prima del voto, anche se la discussione procedeva ormai da tempo. A San Gavino Monreale siamo stati coinvolti a ridosso delle elezioni con una proposta definita. Il confronto sulla candidatura di un consigliere/a condiviso/a è stato ovviamente limitato dai tempi così ristretti. Non si è potuto o forse voluto arrivare ad una proposta condivisa che tenesse conto di tutti gli aspetti necessari per esprimere una candidatura unica che potesse anche ricevere consenso dagli altri comuni. Credo che, in questo caso, potesse essere essenziale avere un candidato o una candidata di esperienza consolidata. Parliamo di un livello territoriale complesso”.

Altro tema emerso con forza è la scarsa rappresentanza femminile: solo due donne su dieci consiglieri eletti, un dato che mostra come le pari opportunità restino ancora lontane nella politica locale. “Il 30 Settembre abbiamo conosciuto la lista dei consiglieri eletti. Spiace ci sia sempre una piccola rappresentanza femminile, solo due donne tra dieci consiglieri eletti, il tempo delle pari opportunità è ancora lontano” ha commentato mestamente Silvia Mamusa.

A San Gavino, infine, non sono mancate polemiche all’indomani del voto. La mancata elezione del consigliere Gianluca Figus, individuato dalla maggioranza ma – secondo le opposizioni – non concordato e imposto grazie alla “forza numerica” ha scatenato un botta e risposta al veleno tra il gruppo “San Gavino Città Futura” e i consiglieri accusati di aver “ostacolato” l’elezione di un consigliere sangavinese in Provincia.

“Francamente – commenta Silvia Mamusa – mi ha lasciato stupita la dichiarazione della maggioranza consiliare che attribuisce con “certezza” l’esito della candidatura del consigliere di San Gavino Monreale al mancato voto dei consiglieri di minoranza e gruppo misto. Ricordo che il voto è segreto e certamente nessuno può conoscere la decisione di alcuno. Ciò è garantito dalle norme nazionali, ma questo non dovrei ovviamente spiegarlo a chi ha maggiori competenze di me. Ognuno di noi ha votato secondo coscienza e cercando di esprimere la migliore rappresentatività per San Gavino Monreale e per il territorio provinciale. Ciò vale per tutti i consiglieri comunali. Pertanto, i voti dei consiglieri di Maggioranza, Minoranze e Gruppo Misto, di San Gavino Monreale possono essere stati rivolti al candidato locale oppure ad altri candidati, ma questo ovviamente vale per tutti”.

Il tema del voto segreto e del conteggio dei “voti amici” mancanti torna ad aleggiare anche sul consiglio comunale di San Gavino, dopo l’amara riflessione di Nicola Orrù tutta interna al partito dei Riformatori.

Infine, un invito a tutti alla presa di coscienza e all’assunzione delle proprie responsabilità politiche. “Non è possibile attribuire responsabilità ad alcuno. L’unica responsabilità che mi pare si evidenzi e la mancanza di reale coinvolgimento. Sostengo con forza la posizione espressa dal gruppo di Minoranza San Gavino Monreale al Centro e dei consiglieri di Minoranza Nicola Orrù e del gruppo Misto Emanuela Cruccu. Il mio auspicio – conclude Silvia Mamusa – è che si riesca a lavorare nel contesto locale e nel territorio con il dovuto rispetto e nel solo interesse dei cittadini che ci hanno eletto”.

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