A fine settembre – su queste pagine – avevamo parlato di come a Gonnosfanadiga ottenere una carta d’identità fosse diventato un piccolo calvario e di come l’ufficio anagrafe, aperto al pubblico soltanto tre giorni alla settimana per un totale di appena sette ore, rilasciasse i documenti col contagocce.
Avevamo dato voce ai cittadini di Gonnosfanadiga che avevano parlato senza mezzi termini di un servizio ormai al collasso. Avevamo parlato di come i residenti gonnesi si stessero riversando negli uffici di Guspini, Pabillonis e San Gavino Monreale, creando disagi e malumori anche nei centri vicini. Avevamo raccolto lo sfogo del Sindaco di Pabillonis che aveva detto senza mezzi termini come non fosse possibile «caricare i nostri impiegati di lavoro extra per sopperire alle carenze dei comuni vicini».
Nonostante tutto, qualcuno – forse di parte – aveva commentato la notizia parlando di esagerazione e di come tutto filasse perfettamente nell’ufficio anagrafe di Gonnosfanadiga. Evidentemente, però, non era davvero tutto rose e fiori se il Comune (dopo aver letto il nostro articolo? Chissà!) è corso ai ripari dando disposizione di incrementare – e non di poco – le ore di apertura al pubblico degli uffici.
La notizia giunge oggi 10 ottobre, grazie a un avviso pubblico diffuso dall’Amministrazione Comunale di Gonnosfanadiga. “Viste le numerose richieste di rilascio delle carte d’identità – si legge nella nota ufficiale – il Comune comunica che, a partire da giovedì 16 ottobre 2025 e fino a nuove disposizioni, lo sportello Anagrafe osserverà un nuovo orario di apertura straordinario, pensato per agevolare i cittadini e ridurre i tempi di attesa”.
I nuovi orari saranno i seguenti:
- Lunedì: 10:30 – 12:30 e 15:30 – 18:00 (apertura straordinaria)
- Martedì: 10:30 – 12:30 (solo su appuntamento) e 16:00 – 17:00 (solo su appuntamento)
- Mercoledì: chiuso
- Giovedì: 08:30 – 12:30 e 15:30 – 18:00 (apertura straordinaria)
- Venerdì: chiuso
La speranza dei cittadini di Gonnos è che questi nuovi orari “straordinari” possano diventare “ordinari” e che il servizio sia garantito puntualmente, con la stessa puntualità con cui l’Amministrazione chiede ai cittadini il pagamento delle tasse comunali.






