I comuni di Segariu, Turri e Siddi hanno accolto tre nuove tappe di Marmillibri 2025, dove la letteratura diventa strumento di incontro e identità.
Si è conclusa con una buona partecipazione di pubblico la seconda settimana di Marmillibri 2025, che ha portato a Segariu, Turri e Siddi tre serate dedicate alla cultura e al dialogo tra letteratura, musica e territorio. Il Festival Letterario Diffuso della Marmilla ha confermato così il proprio ruolo di laboratorio culturale capace di unire comunità, linguaggi e sensibilità diverse.
Dopo la prima settimana di presentazioni e reading il viaggio di Marmillibri è ripartito giovedì 23 ottobre a Segariu, nello scenario della Casa dell’Artista di via San Michele, con la scrittrice Cristina Caboni, tra le autrici italiane più amate anche all’estero, che ha presentato il suo romanzo La rotta delle stelle in dialogo con la giornalista Alessandra Ghiani: una storia di sogni, coraggio e rinascita.
A seguire, il reading Né Oriente né Occidente. Vivere in un mondo nuovo di Renata Pepicelli, interpretato da Valentina Sulas con l’accompagnamento musicale di Silvio Mancosu, ha offerto un suggestivo intreccio tra parole, suoni e culture.
Venerdì 24 ottobre il festival ha fatto tappa a Turri, nella Biblioteca Comunale, dove Mauro Pusceddu ha presentato Spice, in dialogo con Francesca Spanu. Il reading L’accademia delle grandi domande di Riccardo Azzali, curato da Giuliano Pornasio e Vittorio Pitzalis, ha condotto il pubblico in un viaggio ironico e filosofico alla scoperta della curiosità umana.
La chiusura della settimana, sabato 25 ottobre a Siddi, negli spazi dell’Ex Ospedale Managu, è stata affidata a Giacomo Pisano con Dove nessuno può vederti, un thriller psicologico che esplora le zone d’ombra dell’animo umano e della società contemporanea, in dialogo con Alessandra Ghiani. A seguire, il reading Streghe. Storie di donne indomabili dai roghi medievali a oggi di Mona Chollet, interpretato da Giuliano Pornasio con l’accompagnamento musicale di Vittorio Pitzalis, ha chiuso il trittico di incontri settimanali con un omaggio intenso alla libertà e alla forza femminile.
Tre giornate che hanno confermato Marmillibri come un festival diffuso capace di valorizzare i piccoli centri della Marmilla, trasformando ogni incontro in un viaggio tra emozioni, identità e comunità.








Il festival è un evento promosso dall’Unione dei Comuni della Marmilla con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, in collaborazione con la Fondazione Altopiano della Giara, la Fondazione Villanovafranca e l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, sotto la direzione artistica di Giovanni Follesa.






