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Altro che toto-sindaco! Ripartire dalle idee

In questi giorni è partita la caccia ai futuri candidati sindaci. La rincorsa alle comunali (o alle poltrone?) è lunghissima e si sono fatti nomi di metà paese. Alcuni verosimili, altri meno. Alcuni nomi nuovi, altri… vecchie conoscenze del palazzo comunale. Noi di San Gavino Monreale . Net

ne abbiamo parlato, e ci abbiamo scherzato su con qualche vignetta umoristica, per alleggerire un po’ i toni.

In mezzo a questo valzer infinito, però, c’è anche chi non ha perso di vista la cosa più importante: San Gavino Monreale. E raccogliamo un appello che bada al “concreto” e mira alla condivisione delle idee, per il bene del paese, al di là degli schieramenti politici e dei soliti giochi di potere e di scranni da occupare.

Ci è piaciuto particolarmente, per cui lo condividiamo con tutti voi.

 

Comincia il toto nomi per il candidato sindaco di San Gavino.

Rosalba Piras

La discriminante sarà “nessuna”, l’importante e che si riesca a fare una lista. O forse ci si ritroverà insieme condividendo l’analisi sulla situazione in cui versiamo: “i partiti sono tutti uguali”, “politica e corruzione vanno a braccetto”, “il lavoro lo danno sempre ai soliti”, “a San Gavino non c’è niente”, “meno male che hanno riaperto la fonderia(?)”, “i sangavinesi non hanno il senso di appartenenza e si lasciano fare di tutto”, “San Gavino sta morendo”, etc. Si confonderanno i diversi livelli, quello globale, quello europeo, quello nazionale, quello regionale e quello locale, così da rendere impotente qualsiasi buona idea. Lo dice l’Europa, lo dice il Presidente, lo dice il Ministro,, lo dice il Papa, lo dice il Re. Oh, ma che palle!

E se partissimo da un altro punto di vista?

Partiamo per esempio da una grande idea, da una visione, da un sogno per questo paese che è di tutti noi Sangavinesi. Non importa se a primo acchito ci può sembrare ridicolo perchè irrealizzabile, lanciamole nell’aria perchè qualcuno le colga e le arricchisca con le proprie, “giochiamo a palla” con le idee, facciamocele rimbalzare da me a te a noi tutti.

Io ce l’ho una visione per questo paese, per il mio paese San Gavino Monreale. Mi piacerebbe che diventasse un giardino, nelle sue aree verdi, nelle sue strade e piazze, ricco di fiori e piante, accessibile a tutti e soprattutto ai bimbi per i loro giochi. Che avesse gli ingressi al paese accoglienti e attraenti per i turisti richiamati per il bel vivere, per il buon cibo, per la sua storia e per la cordialità delle sue genti.

Mi piacerebbe che San Gavino si riappropriasse della sua naturale vocazione all’agricoltura, che le campagne fossero piene di orti dove poter fare la spesa. Ma vi ricordate quando a prendere la verdura, o la frutta, o i fiori si andava dall’ortolano? San Gavino era la patria degli orti, s’otu de tziu Madeddu, de Ciccitu Garau, de Marroccu, s’otu de tziu Efixeddu (mio padre). Agli orti il poeta Faustino Onnis, che tutti abbiamo nel cuore, ha dedicato una delle sue bellissime poesie.

Mi piacerebbe che tutte le energie e risorse spese dalle precedenti amministrazioni per la valorizzazione e commercializzazione dello zafferano venissero riprese in mano e rese realizzabili.

Mi piacerebbe tanto altro ancora, ma lancio la palla.

Rosalba Piras

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