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Giornata della Memoria, per non dimenticare

Saremo sinceri, fino a qualche anno fa l’istituzione di una “Giornata della Memoria” non ci convinceva più di tanto. Ci chiedevamo infatti “ma come si potrebbe dimenticare di quell’orrore?” e ci sembrava una celebrazione superflua, antiquata, sorpassata.

Da qualche anno, complice forse la crisi – che alimenta l’odio e la rabbia delle persone – o forse solo grazie ai social network – che permettono a tutti di esprimere il proprio pensiero senza filtri, ci siamo resi conto che c’è bisogno (purtroppo) di ricordare quali sono state, e quali sono, le conseguenze di pensieri e parole che sconfinano nel reato di istigazione al razzismo (L.N.205 25/06/1993).

Oggi nelle piazze, nelle televisioni e anche sul web ci saranno tantissime iniziative per ricordare lo sterminio nazista nei campi di concentramento. Non vogliamo aggiungere altro, se non lasciarvi ad un breve brano di Bertolt Brecht, che riassume efficacemente la situazione che stiamo vivendo, anche a San Gavino Monreale.

Giornata della Memoria, per non dimenticare

 

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari.
E fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei.
E stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht

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