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Non solo San Gavino: diabetici sul piede di guerra in tutta la Sardegna

La battaglia per il Servizio di Diabetologia e la più ampia “questione ospedale” rappresentano il “tema caldo” degli ultimi mesi a San Gavino Monreale. Lo scontro politico-istituzionale ha infiammato le piazze e coinvolto un’ampia fetta di cittadinanza, preoccupata dal progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri sangavinesi.

In tanti hanno addossato le colpe agli amministratori locali e ad un territorio “debole” politicamente ed economicamente. Il problema però sembra non essere circoscritto al Medio Campidano, almeno per quanto riguarda i servizi di Diabetologia.

È di ieri la denuncia di Federazione Rete Sarda Diabete con un “j’accuse” alla politica gallurese che non lascia margini di interpretazione. “La buona politica –

si legge sulla pagina Facebook della FRSD – per risolvere un problema, non ne crea un altro, soprattutto in campo sanitario. La “cattiva” politica, invece, fa l’esatto contrario: decide, su indicazione di un politico, di spostare alcuni medici da un ospedale all’altro con il risultato di chiudere un servizio che funziona. Siamo in Gallura, terra di feroci campanilismi, e l’ospedale che rischia di perdere un servizio essenziale è il Giovanni Paolo II di Olbia.”

A Olbia la situazione è quasi speculare a quella sangavinese, con un sindaco-medico a cui si fa appello per scongiurare un taglio di un servizio fondamentale.

Pietro Spano, presidente dell’Associazione Diabete Gallura e dirigente della Rete Sarda Diabete, è furioso: viene definito “un fiume in piena”. Ha lanciato due giorni fa il primo allarme, quando ha iniziato a circolare la notizia di un’imminente chiusura dell’Ambulatorio di Diabetologia Pediatrica di Olbia. Ora la notizia sembra essere accertata, come documentato dai colleghi della testata online Olbia.it, che confermano la chiusura del reparto a partire da oggi.

Anche a Oristano i pazienti diabetici hanno recentemente denunciato il trasferimento del servizio di Diabetologia di Oristano

dall’ospedale San Martino al Poliambulatorio di via Michele Pira (al terzo piano). Almeno in questo caso non c’è stato uno spostamento importante a livello chilometrico, ma i disagi restano per tutti coloro che hanno bisogno di un consulto e devono spostarsi da una struttura all’altra.

Insomma, la riorganizzazione pare essere diffusa a livello regionale, ma le associazioni dei pazienti diabetici sono unanimi: non è stato tenuto conto dei diritti dei malati e non c’è stata alcuna concertazione, solo scelte politiche calate dall’alto.

Il diabete, in Sardegna, è una vera emergenza: sono 12.000 i pazienti sardi diabetici, la nostra Isola è seconda solo alla Finlandia a livello mondiale per incidenza della malattia. “In Sardegna, purtroppo, ancora oggi le persone con diabete non possono usufruire di tutte le tecnologie che oggi il mercato offre, – ha dichiarato Gianfranco Madau, presidente Associazione Medici Diabetologi Sardi alcuni farmaci non sono ancora prescrivibili in Sardegna, mentre lo sono nel resto dell’Italia”.

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