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San Gavino, intitolata a Faustino Onnis la biblioteca comunale

San Gavino, intitolata a Faustino Onnis la biblioteca comunale

L’amministrazione comunale di San Gavino Monreale ha intitolato i locali della Biblioteca ad un personaggio fondamentale per la storia e la cultura locale: il poeta Faustino Onnis. La scelta, sollecitata anche dalle associazioni culturali tra cui Boxis, Curatoria Monreale, Sa Moba Sarda, fa sintesi di un comune riconoscimento del valore e della statura culturale di uno scrittore e poeta apprezzato e stimato dalla comunità.
Dopo gli interventi di risanamento della struttura, che assume ora una nuova veste, si vuole valorizzare ulteriormente il centro focale della cultura con una denominazione di cui siamo davvero orgogliosi.

Terzo di sei figli, Faustino Onnis nasce il 29 Marzo del 1925 in Campidano, a San Gavino Monreale, dove vi rimane fino alla giovinezza. Rimane orfano di madre all’età di nove anni e, al compimento dell’istruzione elementare, rinuncia agli studi religiosi, gli unici che il padre era disposto a sostenere, per essere avviato al lavoro.
La mancanza degli studi non gli impediscono una formazione culturale da autodidatta, ed è singolare la destinazione di quasi tutti i suoi risparmi all’acquisto di libri per studiare e conoscere.

La sete di sapere lo porta a conoscere le grandi opere della letteratura classica italiana, ed il pensiero politico e filosofico dell’800 e del secolo scorso.

Nel 1952 si sposa con la selargina Carmina Suergiu, (figlia del noto Luigi, esponente del fascio locale negli anni ’20 e ’30) con cui avrà una numerosa famiglia e nel 1962 si trasferisce definitivamente a Selargius dove trascorrerà il resto della sua vita.
Uomo di molteplici interessi. si dedica alla politica, prima come sindacalista, fra gli anni ’70 e ’80 e poi come consigliere comunale a Selargius, dal 1975 al 1980, con incarichi in varie commissioni.

Ma è la lingua, la cultura e la letteratura sarda ad esercitare un lui una forte passione che lo spinge a dedicarsi allo studio della storia, delle tradizioni poetiche e canore di Sardegna ed a distinguersi nell’arte della poesia e della prosa.

Complice la conoscenza di Prof. Antonio Sanna, docente di linguistica sarda all’Università di Sassari, a partire dagli anni ’60 partecipa a quasi tutte le edizioni del Premio Ozieri di poesia. Ha così modo di avvicinarsi a quel gruppo di intellettuali, Angelo Dettori, Francesco Masala, Giovanni Lilliu, Benvenuto Lobina, Matteo Porru, Aquilino Cannas, con cui operò tanto per svincolare i poeti e la poesia dalle mode manieristiche dell’arcadia e mettere all’attenzione degli studiosi e dei politici il problema urgente della Lingua Sarda.

Fra le sue pubblicazione e traduzioni di segnalano:

Saggi
“ Cantadoris Sardus” S’Ischiglia, 1982;
“ Una bandera ancora strantaxa” S’Ischiglia gennaio 1984;
“ Sonus e Cantus de Sardigna” Attopus, 1996;

Libri
“ Perdas” 1993, raccolta di poesie presentata da Francesco Masala;
“ Glossariu Sardu Campidanesu”, un’opera di studio e documentazione lessicografica, presentata dal Prof. Giulio Paulis, con cui l’autore apporta 3.260 termini aggiuntivi al vocabolario universale di Vincenzo Porru, 1996;

Traduzioni
I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, 1988;
Quaranta quartine del Rubayat di Omar Khayyam, “ Sardegna Oltre” 1993;
Traduzione dalla versione nuorese alla versione campidanese del testo didattico “Deu e su mundu” – La lingua sarda nella scuola materna

Con le sue opere è presente in oltre venti antologie poetiche, di cui due a livello scolastico, per le scuole medie e medie superiori, con la degna compagnia di Antioco Casula di Desulo, detto Montanaru. Dal 1999 al 2001 ha tenuto corsi di Lingua Sarda, parlata e scritta, a Cagliari nella sede dell’associazione “Vivi Castello” e nella Libera Università del Campidano di Selargius. Componente della commissione di esperti, nominata dall’Episcopato Sardo, ha contribuito alla traduzione in Lingua Sarda dei testi sacri, Vecchio e Nuovo Testamento.

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