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San Gavino Monreale
venerdì, 29 Marzo 2024

Coronavirus, i numeri (e i grafici) della Sardegna

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Eventi e manifestazioni

Abbiamo appena pubblicato il bollettino giornaliero con i dati della Protezione Civile (riguardanti la Sardegna) sull’emergenza coronavirus.

Abbiamo iniziato a riportare le cifre dei contagi dal 14 marzo 2020, quando ancora non si registravano decessi causati dal virus Covid-19 in Sardegna, ma era chiaro che i numeri sarebbero cresciuti nelle settimane successive.

Abbiamo pensato quindi di presentarvi questi numeri mettendoli in grafica, per avere un colpo d’occhio più immediato sul trend nella nostra Isola. Tutto sommato la situazione, rispetto alle regioni del nord Italia, è abbastanza stabile.

Nel grafico che segue, le curve (in realtà si tratta quasi di due linee rette) dei tamponi giornalieri totali e dei nuovi contagi giornalieri (ossia nuove persone risultate positive ai tamponi nell’arco delle 24 ore).

È intuitivo rendersi conto che in Sardegna non c’è stata la crescita esponenziale ravvisata in altre regioni (Lombardia su tutte) e che quindi, al momento, non ci siano focolai fuori controllo. I nuovi contagi sono stati in crescita costante e tutto sommato regolare (con delle oscillazioni proporzionali al numero di tamponi giornalieri).

Come si nota dal grafico sottostante, che propone il dato dei tamponi giornalieri (in blu), del numero assoluto dei nuovi contagi giornalieri (in rosso) e dei positivi in un dato giorno (ossia il totale dei nuovi positivi, meno guariti e defunti in quel giorno), non c’è stato un “picco” o una crescita, ma una regolarità sostanziale dei nuovi casi.

In questo grafico si nota anche come poco si discostino i grafici dei nuovi contagi giornalieri (in rosso) e dei positivi in un dato giorno (ossia il totale dei nuovi positivi, meno guariti e defunti in quel giorno). Nel nostro bollettino quotidiano riportiamo esclusivamente i dati “in rosso”, essendo l’unico dato statisticamente rilevante (sarà fondamentale che questo numero diventi ZERO, ossia zero nuovi contagi, significherebbe sostanzialmente la fine dell’emergenza).

Proprio in queste ore sta girando un sondaggio che chiede alla popolazione se siamo d’accordo o meno sulla riapertura “sperimentale” delle attività commerciali in Sardegna, prima delle altre regioni. La domanda non ha senso, in assenza di dati e numeri precisi sul “quando” si dovrebbe sperimentare questa riapertura. È ovvio che nella situazione attuale non si può riaprire senza il rischio di creare focolai fuori controllo: avrebbe senso una riapertura graduale solo con un saldo di nuovi contagi pari a zero, e possibilmente con i confini regionali chiusi (per evitare nuovi positivi provenienti dall’esterno).

Restringendo il campo al solo Comune di San Gavino Monreale, ecco l’andamento dal 30 marzo, data in cui l’Amministrazione ha diramato il primo bollettino locale.

Nel nostro comune la situazione è fortunatamente sotto controllo, con un “picco” di persone messe in isolamento precauzionale perché entrate in contatto con individui risultati positivi ai tamponi.

Alla luce di questi numeri, è indispensabile proseguire con le misure di contenimento, senza allentare le restrizioni fino a che non si avrà un appiattimento dei grafici sull’asse delle ascisse.

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