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mercoledì, 24 Aprile 2024

Bambini con i piedi nel fango. Perché è importante aderire alla raccolta firme per la Scuola di via Caddeo

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Qualche giorno fa abbiamo parlato di una raccolta firme promossa dai genitori degli alunni che frequentano la Scuola Primaria di via Caddeo, che denunciano il mancato scolo delle acque in maniera adeguata. L’ingresso di via Caddeo infatti si allaga e riempie di fango nei giorni di pioggia rendendo impossibile l’ingresso e l’uscita degli alunni (asciutti).

Oggi abbiamo ricevuto una lettera firmata da uno di questi genitori, che spiega meglio l’importanza della raccolta firme. Ve la proponiamo integralmente.


L’ingresso della Scuola Primaria di via Caddeo a San Gavino Monreale è qualcosa di “medievale”. Gli antichi romani non avrebbero mai lasciato in quelle condizioni una zona di passaggio così importante (utilizzata tutti i giorni, da centinaia di persone, più volte al giorno): anche senza il cemento, avrebbero costruito un canale di scolo per far defluire le acque e realizzato una pavimentazione in pietra o ciottoli tanto bella quanto duratura… per millenni!

Noi certamente siamo molto diversi dagli antichi romani e, quanto al “bene pubblico”, sembriamo completamente allo sbando. Come quando, caduto l’Impero Romano, tutte le costruzioni grandiose cominciarono ad andare in rovina a causa dell’abbandono.

Nella nostra società tecnologica e capitalistica, del cemento, della plastica e delle app, non siamo in grado di rendere un ingresso di un pubblico edificio agibile e costringiamo, nei giorni di pioggia, i bambini a passare nel mezzo di una grossa pozzanghera. Non ha senso e forse basterebbe anche poco per rimediare, perché il problema è far defluire l’acqua. Ma la risposta, quando non è una misera alzata di spalle, è sempre la stessa “non ci sono soldi…” e per di più – dirà qualcuno – è solo una pozza d’acqua: che problema c’è?

Ecco, anche io faccio giocare i miei figli nelle pozzanghere ogni tanto, perché è molto divertente. Una mezzoretta va bene, ma non di più: dopo a casa, a lavare i piedi con l’acqua calda e a mettere le calze pulite e asciutte. Un bambino che entra a scuola alle 8.30 passando attraverso quella “pozzanghera” (che in realtà dopo un po’ diventa un lago di fango, nonostante la passerella provvisoria in legno) resterà con i piedi completamente bagnati fino all’uscita (13.30). Lasciare per cinque ore un bambino con i piedi bagnati, in un periodo in cui ammalarsi è doppiamente rischioso, sembra un vero e proprio crimine.

E se ancora qualcuno dicesse: “che vuoi che sia, quando piove a San Gavino è normale che le strade si allaghino!”. Non so se sia davvero normale che, quando piove, ci siano persone che non riescano a uscire di casa per via dei laghi di fango o che, per raggiungere la propria abitazione, debbano guidare l’auto dentro fiumi o pantani. C’è forse un problema di manutenzione che riguarda, in primo luogo, le aree di accesso ad alcune strutture pubbliche (appunto, la scuola primaria, ma non solo) e, in secondo luogo, anche quelle di accesso alle abitazioni private.

Per questo, aderire alla raccolta firme organizzata dai genitori è un dovere non solo per i genitori i cui figli accedono alla Scuola di via Caddeo, ma per tutti i cittadini.

Lettera firmata


Di seguito, l’articolo originale con tutti i riferimenti per firmare la petizione.

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