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giovedì, 18 Aprile 2024

Al via la vendemmia 2022: Sardegna controcorrente con il +15% di grappoli

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È partita con qualche giorno di anticipo anche in Sardegna la vendemmia 2022. Ma a differenza della Penisola (-10%), le previsioni per la nostra Regione prevedono una produzione più abbondante del 15 – 20 per cento rispetto allo scorso anno.

Protagoniste da questa settimana le uve che faranno da base ai vini frizzanti e spumanti, nella zona del Campidano di Cagliari ed in Gallura, mentre la prossima settimana si inizierà con la vendemmia del moscato.

L’anticipo di maturazione è dovuto alle alte temperature che bloccano la fotosintesi clorofilliana e di conseguenza l’accumulo degli zuccheri. Gli scarsi sbalzi termici notturni non permettono la sintesi del colore e degli aromi nelle bucce, falsando così la maturazione e costringendo ad un anticipo della vendemmia poiché il grappolo inizia a disidratarsi.

Ma nonostante il caldo oltre i 40 gradi nei mesi estivi sia la regola in tutto lo Stivale, in Sardegna l’acqua è presente negli invasi e sta permettendo di irrigare i vigneti irrigati; inoltre negli ultimi 10 giorni soprattutto la notte le temperature stanno scendono sotto i 20 gradi, con una escursione termica che permette di avere fenomeni di bagnatura fogliare anche di 5-6 ore che aiutano la pianta a superare parzialmente gli stress idrici.

La produzione isolana, al momento, si stima in aumento  del 15 – 20% rispetto alle ultime annate, caratterizzate da mancate produzioni dovute a gelate e maestrale primaverili.

“Dalle prime stime ci attendiamo una annata di buona/ottima qualità – afferma il referente vitivinicola di Coldiretti Sardegna Aldo Buianianche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. È chiaro – precisa Aldo Buiani – che molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature nel mese di agosto che influiscono direttamente sulla maturazione sia dall’assenza di fenomeni climatici estremi, come grandine e pioggia torrenziale, che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità e qualità prodotte. In Sardegna ci attendiamo comunque un’annata di buona/ottima qualità anche perché durante la stagione non ci sono state grosse problematiche dal punto di vista fitosanitario: la peronospora ha creato poca preoccupazione ai viticoltori, e l’oidio è stato gestito in maniera ottimale”.

“Inoltre – evidenzia Buiani – se le temperature di agosto non subiranno ulteriori impennate superando i 40 gradi e se dovessero arrivare a fine agosto primi di settembre delle piogge di alcuni giorni, grossa parte della vendemmia si riallineerebbe con le date degli anni precedenti”.

In Sardegna – secondo le elaborazioni di Coldiretti Sardegna – il settore conta circa 38mila aziende agricole, la superficie vitata è di oltre 27mila ettari ed il fatturato si aggira intorno ai 150milioni di euro. L’Isola conta 18 vini marchiati Doc, 15 Igt ed una sola Docg. Il 55% del vino prodotto è rosso ed il restante 45% bianco. Il vitigno più coltivato è il cannonau che conta oltre 7.400 ettari, seguito dal vermentino con oltre 4580. Il Comune con il maggior numero di superficie vitata è Alghero con circa 1.255 ettari.

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