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martedì, 3 Dicembre 2024
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Anderas, il bilancio del Festival Letterario

Eventi e manifestazioni

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Oltre 60 ospiti, 34 incontri, 4 sedi diverse, presentazioni, performance musicali, reading e laboratori di scrittura, lettura e poesia. 

La seconda edizione del Festival Letterario Anderas 2023, organizzata e promossa dalla Fondazione Faustino Onnis, il grande poeta a cui la rassegna è legata e che ha tracciato il sentiero – da qui la parola “Anderas” – ha confermato gli ottimi riscontri del 2022 attraverso un ricco programma che ha abbracciato, a partire dalla scrittura, anche altre forme d’arte come la musica e il teatro.

Ancora una volta è stato un festival ‘partecipato’, tra enti, scuole, Università e per tutte le fasce d’età, “diffuso” nelle sedi (Selargius, San Gavino, Cagliari e Pirri) e ‘inclusivo’ perché l’attenzione sul versante sociale e della multiculturalità.

Da segnalare il coinvolgimento dell’Istituto dei Sordi di Torino con l’interpretariato di alcuni eventi ma anche la partecipazione di Ierfop (Istituto Europeo Ricerca Formazione Orientamento Professionale di eccellenza per disabili ed emarginati).

L’obiettivo – riuscito – era continuare ad alimentare una rete culturale ampia e partecipata e sostenere il mondo dell’editoria sarda, la cultura e la lingua sarda. 

Si è parlato di sostenibilità, di storia dell’isola ma anche di stato dell’arte della comunicazione culturale e dell’informazione regionale. Poi le storie, tante, attraverso produzioni editoriali sarde e di respiro nazionale. 

Abbiamo conosciuto le donne coraggiose di Cristina Caboni, le maestre di Bastiana Madau, quelle della Giudicessa di Rossana Copez, le vicende umane di Gianni Usai e Giulio Neri, il repertorio musicale di De Andrè attraverso Andrea Cannas, i viaggi “con il cuore in Sardegna” di Ivo Murgia e i percorsi di pace e misericordia con Don Angelo Pittau. 

Temi moderni e profondi come la violenza di genere con Jo Coda e il lungometraggio “La Sposa nel vento” e contemporanei come il posto nella società degli universitari sardi con Bachisio Bandinu e Matteo Porru. 

Tanta poesia e poeti sul palco per più giornate, altra grande caratterizzazione di Anderas. C’è stato il toccante ricordo del poeta Benvenuto Lobina a trent’anni dalla sua scomparsa. Poi ancora i dialoghi con Tarcisio Agus e il territorio vissuto da Giuseppe Dessì, i racconti della Locanda di Ciro Auriemma e Carlo Augusto Melis e le Terre sommerse di Alessandro De Roma, nell’ultima giornata di Anderas.

Tantissimi appuntamenti e ospiti – ne abbiamo citato solo alcuni – nell’arco di due settimane nelle varie sedi ispirate, se pensiamo a Selargius e San Gavino, alla figura di Faustino Onnis, con la collaborazione preziosa a attiva delle amministrazioni locali e di diverse associazioni del territorio.

La direzione artistica è stata di Laura Medda, coadiuvata da Anna Cristina Serra e Duilio Caocci, nelle vesti anche di moderatori, con la supervisione di Luciana Onnis, Presidente della Fondazione Faustino Onnis: insieme hanno saputo orientare tutti verso curiosità e approfondimento offrendo una grande ricchezza di contenuti.

“Chiudiamo in positivo il Festival – ha commentato Laura Medda – soprattutto per l’indice di gradimento che abbiamo registrato nelle serate, e in particolare nei raduni dei poeti il 9 e 10 dicembre a Pirri. Il pubblico ha gradito la formula del reading collettivo, ma si è interessato anche allo spettacolo di Marco Noce e Stefano Giaccone. Curiosità anche per le tante novità editoriali del Maestrale e per autori come Gianni Usai e Giulio Neri. Grande partecipazione all’evento ‘La mia distanza dalle stelle’ su De Andrè e all’incontro con Don Angelo Pittau”.

“E’ stato un Anderas oltre le aspettative – ha commentato Anna Cristina Serra – perché siamo riusciti a creare una rete e messo le basi per sviluppi ulteriori. Un festival inclusivo, che ha coinvolto realtà che possono evolversi in maniera più ampia. Abbiamo toccato quello che ci sta più a cuore, tenendo un focus sulla cultura, sulla scrittura e la poesia in lingua sarda in modo che questi universi si potessero incontrare e parlare”.

“Una grande festa della poesia” il commento, ugualmente entusiastico, di Duilio Caocci.

Soddisfatta anche Luciana Onnis, Presidente della Fondazione Faustino Onnis: “Il successo principale è essere riusciti a organizzare un festival inclusivo, multiculturale e diffuso, stimolando e coinvolgendo collaborazioni e mettendo al centro i prodotti editoriali sardi. L’augurio è quello di crescere con la prossima edizione, sempre nello spirito dell’inclusività e senza dimenticare la grande missione della Fondazione che è il bilinguismo italiano-sardo e il supporto all’editoria isolana”.

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