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giovedì, 2 Maggio 2024

Arbus, l’Associazione di Volontariato “Famiglie Insieme” conclude l’attività del 2023 con un laboratorio per la realizzazione di addobbi sulle tematiche natalizie esposti in diversi punti del paese

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Eventi e manifestazioni

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È dal 2006 che la ADV “Famiglie Insieme” si occupa dell’inclusione di ragazze e ragazzi con disabilità supportando anche le loro famiglie. Oggi l’associazione conta una decina di soci che seguono in tutto 14 (ragazze e ragazzi) con disabilità. Il consiglio è composto da sette persone. La presidente attuale è Felicina Virgilio, tra le fondatrici dell’ADV. Anche Nicola Sardu in passato è stato presidente per alcuni anni. Antonio Aru invece è l’attuale vicepresidente. Stefania Serpi si occupa della parte burocratica e amministrativa e Marisa Usai funge da segretaria. La sede dell’ADV “Famiglie Insieme” si trova ad Arbus in Viale Gramsci 32/A. Abbiamo posto alcune domande alla presidente Felicina Virgilio.

Com’è nata l’idea di costituire l’Associazione?

Avevo saputo per caso da un genitore che i Servizi Sociali del Comune stavano contattando alcuni familiari di ragazzi con disabilità per fare qualcosa in loro favore. Fino ad allora, parlo del 2006, i ragazzi di Arbus con disabilità non erano rappresentati da nessuno. Partecipai ad alcune riunioni ma mi accorsi che diversi genitori contattati per partecipare avevano perplessità di inserire i ragazzi in una lista in vista magari della costituzione di un’associazione. Ad un certo punto dissi in una di queste riunioni che non si potevano continuare a fare incontri senza produrre niente di concreto. Fu in quel periodo che cercando sulla gazzetta ufficiale scoprii che esistevano dei bandi che finanziavano i comuni proprio per venire incontro alle famiglie nel cui nucleo familiare c’erano ragazzi con disabilità. Da allora mi impegnai sempre di più per cercare di costituire un’associazione che avesse come scopo principale tutelare i ragazzi con disabilità e le loro famiglie che avevano la necessità di essere supportate anche negli aspetti burocratici per ottenere certi servizi. Sottolineo che il lavoro delle famiglie è molto pesante e talvolta anche molto costoso.

Quindi nel 2006, con i rappresentanti del comune, delle famiglie e della responsabile del servizio di igiene mentale territoriale, venne elaborato uno statuto della nuova associazione che decidemmo di chiamare “Famiglie insieme”. Dopo diversi tentennamenti dei rappresentati delle famiglie interessate decisero di nominarmi presIdente. Il mandato era di tre anni ed io rimasi presidente dal 2006 al 2012. Dal 2012 al 2015 venne nominato Nicola Sardu. Poi lo statuto venne modificato portando la durata del mandato da tre a cinque anni ed io venni nominata nuovamente presidente nel 2015 e lo sono tuttora a distanza di 8 anni. All’inizio dell’attività ci accorgemmo che la stragrande maggioranza delle famiglie non avevano i propri figli con la Legge 104/92 certificata. Inizialmente non avevamo una sede. La prima sede l’abbiamo avuta in Via Cimitero, due anni dopo la costituzione dell’associazione, nel 2008, e pagavamo l’affitto ad un privato anche se simbolico.

Ho notato che spesso organizzate delle manifestazioni autonomamente in altri casi vi inserite in iniziative promosse da altri. Ce ne può illustrare qualcuna?

Si, ma non abbiamo mai organizzato manifestazioni di divertimento, piuttosto fin da subito abbiamo dato larga importanza ai laboratori per favorire la manualità dei ragazzi. Un periodo, in collaborazione con la Pro Loco abbiamo realizzato un laboratorio di Ballo Sardo e ragazzi e ragazze ballavano all’interno della sede. In un’occasione assieme ad un’associazione dei malati di SLA il gruppo di ragazzi si è esibito nella piazza della chiesa principale di Arbus. Poi in collaborazione con la sede di Sardegna Solidale di Gonnosfanadiga abbiamo partecipato a diverse uscite nel territorio fra le quali una sul lago Omodeo.

L’Associazione di Volontariato “Famiglie Insieme” quanti ragazzi seguiva inizialmente e quanti ora?

Inizialmente tra ragazze e ragazzi erano una trentina poi diverse famiglie si sono ritirate. Ritiro dovuto soprattutto al fatto che l’associazione per andare avanti si è sempre autotassata e qualcuno, immagino soprattutto per questo motivo, si è ritirato. Questo fatto mi è molto dispiaciuto.

I laboratori esistono tutt’ora?

I laboratori esistono e si sono ulteriormente ampliati. Nel 2021, subito dopo la pandemia Covid, abbiamo realizzato un laboratorio di “Pet Terapy” con una psicologa ed un’esperta della terapia. Nel primo periodo i ragazzi erano paurosi e titubanti, poi hanno capito che gli animali da compagnia erano loro amici e hanno seguito il laboratorio con grande entusiasmo. Abbiano poi partecipato a diversi bandi del comune per il sociale come l’organizzazione di convegni su tematiche relative alla disabilità come, ad esempio, sul “caregiver” rivolto alle persone che assistono i disabili. Abbiamo anche fatto rete con altre associazioni del territorio. Tale adesione però ci ha messo un po’ in difficoltà perché se non siamo noi l’associazione capofila siamo costretti a portare i ragazzi in altri comuni per svolgere le attività e non sempre abbiamo questa possibilità. Abbiamo quindi deciso di fare delle piccole cose per il benessere e il divertimento dei ragazzi e soprattutto per migliorare le capacità che già possiedono.

Felicina Virgilio, presidente dell’associazione “Famiglie Insieme”

Chi cura gli aspetti burocratici per i servizi di sostegno?

Dal primo gennaio di quest’anno i finanziamenti della legge 162/98 vanno gestiti pagando gli operatori attraverso bonifico e questo potrebbe creare ulteriori disagi alle famiglie, soprattutto in termini burocratici. Infatti spesso le famiglie devono rivolgersi a terzi per portare avanti le varie incombenze. Noi come associazione ci limitiamo a guidare le famiglie sul come procedere per utilizzare la legge 196/98 per i servizi di sostegno.

La popolazione di Arbus ha potuto notare e apprezzare nel periodo delle festività natalizie i lavoretti che ragazzi e ragazze dell’associazione hanno realizzato e sistemato in vari punti del paese. Anche in questo caso immagino sia stato attivato un laboratorio. I ragazzi sono rimasti soddisfatti?

I ragazzi hanno lavorato con entusiasmo divertendosi e il fatto che le loro realizzazioni siano state rese visibili a tutti li ha resi molto contenti. Sembrava davvero il laboratorio coloratissimo di Babbo Natale.  Come tuti gli anni anche quest’anno abbiamo partecipato alla manifestazione “Bianco Natale” facente parte dell’iniziativa Natale Insieme, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il comune e le associazioni di volontariato oltre alle associazioni dei commercianti.

Per quanto tempo i ragazzi sono stati impegnati nel laboratorio natalizio?

Praticamente dal mese di novembre, quindi circa due mesi. Abbiamo naturalmente in corso anche altri laboratori: uno di yoga per due ore la settimana e da tre anni è attivo anche un laboratorio di tessitura, a tal proposito abbiamo potuto acquistare dei piccoli telai per ciascun corsista. Non manca il laboratorio di cucina, molto apprezzato. Inoltre per due volte la settimana svolgono attività fisica nella palestra di Alice e Ilaria Piras.

Soddisfattissimo delle attività svolte dalle persone con disabilità il vicepresidente dell’Associazione Antonio Aru che è un po’ il factotum dell’associazione. Si occupa infatti dell’accompagnamento dei disabili quando sono impegnati al di fuori del proprio paese; di dar loro una mano durante le attività di laboratorio; di provvedere a fare piccoli lavori di manutenzione all’occorrenza soprattutto nella sede sociale.  “Il mio impegno per l’associazione praticamente risale alla sua costituzione. È un qualcosa che faccio molto volentieri nell’interesse degli assistiti e delle loro famiglie”

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