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lunedì, 29 Aprile 2024

L’assessore Alberto Casu risponde a Valentino Meloni

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Una lettera giunta alla nostra Redazione da parte di Alberto Casu, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di San Gavino Monreale, che intende sollevare numerose precisazioni rispetto all’intervista a Valentino Meloni, a firma di Simone Spada, apparsa qualche giorno fa sul nostro sito.

L'assessore Alberto Casu
L’assessore Alberto Casu

In riferimento all’intervista del 15 giugno all’esponente locale della Lega Valentino Meloni comparsa su “San Gavino Monreale . Net”, il sottoscritto Alberto Casu, Assessore alle Politiche Sociali, desidera precisare quanto segue rispetto alle affermazioni relative all’area di competenza.

Non risulta vero che i figli dei dipendenti pubblici accedano ai nidi gratuitamente. Il Comune gestisce un micronido interaziendale in cui i dipendenti comunali e della ASSL hanno semplicemente una priorità d’iscrizione. Pertanto il costo della retta e gli sconti per eventuali contributi di supporto sono indirizzati a tutti i richiedenti e non si è mai verificato alcun problema di esclusione, con famiglie rimaste fuori dalle liste.

Per quanto riguarda, invece, le affermazioni circa il “solo a dare alloggio agli immigrati”, è necessario scindere l’azione di supporto alla esigenza abitativa a San Gavino Monreale rispetto allo S.P.R.A.R. L’assegnazione di alloggi è in capo all’Agenzia Regionale (AREA): su 80 assegnatari 79 sono nati a San Gavino Monreale, mentre l’unico restante è residente storico del nostro paese da decenni.

Questa Amministrazione ha assegnato inoltre due alloggi comunali a famiglie presenti in una vecchia graduatoria del Servizio Sociale e anche queste sono sangavinesi.

In merito allo S.P.R.A.R. (istituito in tutta Italia con l’articolo 32 della Legge 189/2022, meglio nota come “Bossi-Fini”), la nostra Maggioranza ha approvato con convinzione un percorso di accoglienza regolamentata, ragionevole e sostenibile: su una popolazione di circa 8.600 abitanti l’accoglienza è garantita per un numero massimo di 17 migranti, per la cui gestione si ricevono fondi europei vincolati a quello specifico utilizzo e pari alla somma di € 600.000 nel corso di un triennio. Aggiungo che tramite le Politiche Sociali vengono erogati contributi e rimborsi alle famiglie sangavinesi o comunque residenti per circa 3 milioni di euro.

Per quanto riguarda la Città dei Giovani, informo che apre tutte le settimane e si avvale di tecnici e figure professionali specializzate. Per l’apertura e l’acquisto di strumentazione si impegnano ogni anno € 10.000. L’unica criticità presente è rappresentata dalla continua richiesta di utilizzo da parte di persone di età superiore ai 29 anni consentiti. Questo limite è legato al vincolo dato proprio dal finanziamento citato nell’intervista.

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