San Gavino Monreale, la via d’accesso al centro per l’impiego vittima degli incivili e dell’incuria. Questo è il quadro che emerge dalle foto inviate dai nostri lettori, scattate in via Montevecchio.
Le panchine e i muretti del viale e della piazza diventano ritrovo serale e notturno di gruppi di ragazzi che lasciano un immondezzaio: cartoni delle pizze, bicchieri, bottiglie abbandonati ovunque. Oppure i cestini della spazzatura utilizzati come cassonetti dell’indifferenziata. Una totale assenza di senso civico che è difficile comprendere e tollerare oltre.
D’altro canto, se da sempre ci siamo schierati contro gli atti vandalici e incivili, non possiamo che constatare anche un altro tipo di problematica non legata direttamente ai cittadini non rispettosi delle regole. L’erba alta, che ha praticamente invaso ogni spazio disponibile, compreso l’interno della cabina telefonica (o di ciò che ne resta), insieme al mancato svuotamento dei cestini, contribuiscono a creare le condizioni affinché si sviluppino maggiormente forme di inciviltà.
Per una maggiore comprensione rimandiamo alla teoria delle finestre rotte, una teoria seconda la quale il vandalismo e i comportamenti anti-sociali si sviluppano maggiormente nei posti abbandonati e poco controllati. Ad esempio l’esistenza di una finestra rotta (da cui il nome della teoria) potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale.
Per capire a cosa ci riferiamo, alleghiamo una galleria di foto scattate dai nostri lettori nei giorni scorsi. Degrado che chiama degrado in un luogo frequentato non solo da sangavinesi, ma da persone che transitano da tutto il circondario, per raggiungere il centro per l’impiego. Non il migliore biglietto da visita per il nostro paese.
