Anche Silvia Mamusa, in qualità di assessora alle Pari Opportunità del Comune di San Gavino Monreale, è intervenuta sul tema – ormai alla ribalta nazionale e che ha investito direttamente anche il Municipio – della parità di genere e del rispetto per il ruolo di piena libertà delle donne nella società, spesso messo in discussione sui social (e non solo).
“Le pari opportunità e il rispetto per le persone sono imprescindibili in una società civile – spiega Silvia Mamusa – . Sul tema di questi giorni che anima il confronto di un’intera comunità, ma che è andato oltre i nostri confini territoriali, coinvolgendo testate giornalistiche nazionali e diventando argomento principale di confronto, emerge la preoccupazione per una questione profondamente culturale e pedagogica che coinvolge tutti”.
“I casi di cronaca sono all’ordine del giorno e traducono nei fatti una fragilità educativa, l’assenza di rispetto per gli altri, una cultura ancora profondamente misogina e sessista. Oggi – continua l’assessora alle Pari Opportunità – dobbiamo ribadire senza discussione il ruolo di piena libertà delle donne nella società. Ogni donna, al pari di ogni uomo, ha la prerogativa della libertà di pensiero, azione, parola, garantita in questo stato dalla nostra Costituzione, che in ciò è perfettamente redatta. Le donne sono libere di agire come ritengono, di eccedere come e quanto gli uomini, nel rispetto della legge e del senso civico che ciascuno deve avere. Il comportamento o l’abbigliamento di una donna, ma anche di un uomo, in nessun modo può giustificare o autorizzare azioni di violenza o maltrattamento. La cronaca di questi giorni riporta dei fatti aberranti, di violenza ingiustificata, gratuita e inaccettabile. Un problema serio che investe tutta la nostra società e una responsabilità di tutti perché con le azioni, il linguaggio e l’atteggiamento si veicola l’intolleranza, la sopraffazione e la prevaricazione nei confronti degli altri”.
“Famiglia, scuola e istituzioni si devono interrogare e intervenire su un aspetto che è prevalentemente culturale, partendo dal rispetto delle persone. Rispetto che deve essere sempre garantito partendo innanzitutto dal linguaggio che oggi è eccessivamente violento e facilitato da un utilizzo incauto dei canali social, nei quali si può eccedere nelle dichiarazioni ma anche nelle valutazioni con conseguenze talvolta imprevedibili. Tutte le esternazioni – conclude Silvia Mamusa – hanno un peso specifico con ricadute immediate sull’opinione collettiva e devono pertanto essere sempre ponderate e valutate con attenzione. Un lavoro che coinvolge tutti senza esclusione alcuna, richiamandoci ad un principio di piena responsabilità”.
