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San Gavino Monreale
martedì, 3 Dicembre 2024
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Addio a Gigi Riva, a San Gavino un omaggio floreale ai piedi del murale dedicato a “Rombo di Tuono”

Eventi e manifestazioni

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È da ottobre del 2017 che a San Gavino Monreale campeggia il murale dell’epica figura sportiva ed umana di Gigi Riva, realizzato dall’artista Paolo “Mamblo” Mazzucco per iniziativa dell’associazione culturale Skizzo.

Oggi il Sindaco di San Gavino Monreale Carlo Tomasi ha deposto una corona di fiori ai piedi del murale, un omaggio nel giorno in cui tutta la Sardegna darà l’estremo saluto a “Rombo di Tuono” nella camera ardente allestita a Cagliari e in seguito nella Basilica di Bonaria.

“Tale opera – spiega Carlo Tomasi – testimonia e simboleggia l’immenso affetto e l’eterna stima che la nostra comunità da sempre prova per il mito mondiale del calcio originario di Leggiuno (VA), ma a buon diritto annoverato tra i “più sardi dei sardi”.

Per onorare la memoria di Gigi Riva la Regione Sardegna ha istituito due giornate di lutto istituzionale, ma le iniziative spontanee dei cittadini isolani si rincorrono nelle piazze virtuali, con petizioni e richieste di intitolazione di piazze o vie, come quella da noi lanciata ieri di rinominare il Largo Carlo Felice a Cagliari in “Largo Gigi Riva” con la sostituzione della statua del tiranno sabaudo in favore di quella di un “vero eroe” popolare e amico della Sardegna.

“Con Gigi Riva – continua il primo cittadino di San Gavino – siamo di fronte ad uno dei rari casi in cui l’incommensurabile valore dello sportivo è eguagliato dalla qualità morale dell’uomo. Per tale ragione oggi, indossando la fascia, sarò presente a Cagliari, alle ore 16:00, nella Basilica di Nostra Signora di Bonaria, per esprimere il cordoglio e l’imperitura ammirazione nei confronti del calciatore, del dirigente sportivo e, ancora di più, dell’Uomo. Rappresenterò idealmente l’intera comunità sangavinese, sempre a nome della quale ho ritenuto doveroso esporre un omaggio floreale proprio ai piedi del murale citato. La Sardegna oggi piange uno dei suoi figli, seppur adottivi, più cari”.

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