L’incontro è organizzato dall’associazione Prometeo AITF ODV in collaborazione con l’Università della Terza età.
Per il primo appuntamento di sensibilizzazione dell’anno l’associazione di trapiantati Prometeo AITF ODV sceglie il Medio Campidano: venerdì 1° marzo, alle ore 17.30, organizza al cine-teatro di Sardara, con la locale Università della terza età, un incontro pubblico per informare su donazioni e trapianti di organi.
Secondo i dati del Centro regionale trapianti (CRT), le opposizioni alla donazione in Sardegna sono state pari al 30,4%, a fronte del 23,8% dell’anno precedente, in linea con la media italiana, che si pone intorno al 30% (i dati non definitivi indicano un 30,5%). Per la Prometeo il dato regionale è preoccupante in quanto più alto rispetto all’andamento degli ultimi anni, prossimo al 20%. Tuttavia, è necessario ricordare che questo aumento ha una componente fisiologica, ossia dipende anche dall’aumento notevole delle segnalazioni di potenziali donatori e donatrici, grazie al quale la Sardegna è risultata la seconda regione – insieme a Veneto, Emilia Romagna e Piemonte – quanto a segnalazioni per milione di popolazione, dopo la sempre virtuosa Toscana. Non c’è dunque da essere allarmisti, ma occorre comunque aumentare gli sforzi per promuovere la donazione degli organi e dare risposte non solo agli abitanti della Sardegna ma anche a tutti gli oltre 8.000 italiani che attendono un nuovo organo. Uno sforzo che è bene parta, innanzitutto, dai territori in cui sembra esserci più bisogno. Osservando i dati del Sistema informativo trapianti (SIT), infatti, si può notare come le opposizioni registrate dai comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta di identità mostrino un dato nazionale (31,6%) in linea con quello sopra citato, registrato nelle Rianimazioni, un dato regionale (23,3%) migliore di quello registrato nelle Rianimazioni sarde, ma anche delle differenze tra le province sarde, con il peggior risultato in quella del Sud Sardegna, dove i “no” sono arrivati al 25,9%. Nella conferenza stampa di presentazione dei dati regionali, peraltro, sono stati illustrati i “sì” registrati in tutte le province sarde tranne questa.
«Ci sembrava quasi doveroso partire, nel nuovo anno, da questo territorio che noi per primi ultimamente abbiamo un po’ trascurato» racconta il presidente della Prometeo Giorgio Pavanetto, precisando che non è casuale neppure la scelta di avere come pubblico preferenziale (ma non esclusivo) la platea di iscritti e iscritte all’Università della terza età di Sardara. Da tempo, infatti, l’età media dei donatori e delle donatrici si è innalzata e – stando ai dati del Centro nazionale trapianti (CNT) – nel 2023 è arrivata a 62 anni. Tuttavia, è ancora diffusa la convinzione che dopo una certa età non si possa più donare. Il persistere di questa idea sembra trovare riscontro anche nei dati raccolti dal CNT riguardo alle dichiarazioni di volontà registrate dalle Anagrafi comunali: secondo il report relativo al 2023, i più alti tassi di opposizione sono stati registrati tra le persone over 60, con il picco massimo raggiunto nella fascia di età 78-95 anni (55%).
Venerdì prossimo, pertanto, la comunità di Sardara, senza distinzioni di età, sarà invitata a un incontro di sensibilizzazione in cui alcuni operatori sanitari illustreranno il processo che da un “sì” alla donazione porta alla rinascita attraverso il trapianto. Chiariranno, inoltre, anche su richiesta dei pubblico, le perplessità che è normale sorgano riguardo a questi delicati temi. A farsi carico di tale compito saranno, in particolare, la dott.ssa Claudia Cogoni e la dott.ssa Paola Lai del Centro regionale trapianti, la dott.ssa Fabrizia Salvago, psicologa dell’Arnas “G. Brotzu” di Cagliari specializzata in comunicazione sulla donazione, e il dott. Stefano Dedola, consulente scientifico della Prometeo ed ex responsabile del Day hospital del Centro trapianti di fegato e pancreas di Cagliari. Alcuni trapiantati, inoltre, racconteranno la propria esperienza personale.
La Prometeo AITF ODV, Delegazione regionale sarda dell’AITF, è un’associazione dotata di personalità giuridica di diritto privato ed è attualmente iscritta al Registro unico del Terzo settore (RUNTS). Per statuto si occupa in particolare di: promuovere la donazione degli organi e informare sui trapianti d’organo; contribuire a rafforzare il coordinamento tra istituzioni, strutture sanitarie e medici operanti sul territorio; supportare trapiantati, trapiantandi e familiari; promuovere l’attività sportiva e motoria come terapia post-trapianto e come mezzo per dimostrare che “il trapianto è vita” non è solo uno slogan. L’associazione porta avanti la sua attività grazie a contributi pubblici, al 5×1000 e a donazioni di privati. La manifestazione del 1° marzo, in particolare, sarà cofinanziata dall’Assessorato regionale del Lavoro, tramite il contributo di cui alla L.R. n. 13/1991, art. 72.