FEDERCONSUMATORI
FEDERAZIONE NAZIONALE CONSUMATORI E UTENTI
Aderente alla Confederazione Consumatori Utenti
Cagliari, 22 settembre 2009
COMUNICATO STAMPA
FEDERCONSUMATORI DELLA REGIONE SARDEGNA CONTRO IL CARO-VITA
Domani 23 settembre, in occasione della manifestazione nazionale contro il caro-vita, Federconsumatori della Regione Sardegna interverrà a sostegno dell’iniziativa riproponendo in sede locale le istanze che le Associazioni dei Consumatori proporranno all’attenzione del Governo.
L’Associazione si rivolgerà alla Regione Sardegna e agli enti locali per chiedere una riduzione della pressione fiscale, in parte dovuta alle imposte locali: punti cardine della richiesta saranno il taglio dei prezzi e dei servizi del venti percento, e la detassazione dei salari e degli stipendi.
Numerose le altre tematiche che verranno affrontate in sede regionale, perfettamente in linea con quelle nazionali: fra le più sentite dai consumatori, le tariffe della telefonia mobile, le assicurazioni auto, i disservizi delle banche e, soprattutto in Sardegna, i disagi riscontrati coi trasporti pubblici.
“Non solo i prezzi record per i prodotti alimentari –si legge nel comunicato stampa nazionale- ma anche l’abbandono della linea delle liberalizzazioni da parte del Governo, una Class Action privata delle sue piene potenzialità di intervento, le banche poco attente verso la clientela e coinvolte in massa nello scandalo Lehman Brothers, con banchieri che continuano ad incamerare bonus e stock option favolosi direttamente proporzionali alle speculazioni in derivati su petrolio, soia, riso, grano ed altre materie prime, i treni sporchi e perennemente in ritardo, un settore aereo travolto dai disservizi, gli aumenti delle polizza rc auto del 155% negli ultimi 15 anni, i servizi sms più cari d’Europa, hanno spinto le Associazioni dei Consumatori a scendere in campo, richiedendo manovre per arginare l’attuale stato di crisi”.
Intanto, in segno di protesta, anche i consumatori sardi potranno fare tanto, proprio nella giornata dedicata a loro: per esempio, limitare i consumi di beni e servizi allo stretto indispensabile, dal prelievo in banca agli sms, dal pieno di benzina alla spesa.
Lo propongono le Associazioni dei Consumatori, con totale adesione di Federconsumatori della Regione Sardegna.