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San Gavino Monreale
mercoledì, 1 Maggio 2024

Circo: animali sì, o animali no?

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Eventi e manifestazioni

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Ciclicamente torna alla ribalta un tema che non tramonta mai del tutto. Su internet infatti rimbalzano inviti a firmare petizioni per dire no al circo di turno, di stanza a San Gavino Monreale. Alcune volte ne sono seguite manifestazioni di protesta contro lo sfruttamento degli animali nei circhi.

In tanti ci hanno scritto chiedendoci di affrontare l’argomento. Qualcuno ci ha chiesto di sensibilizzare l’opinione pubblica, altri ci hanno chiesto di tentare di ridimensionare una protesta ritenuta eccessiva.

Ne abbiamo parlato qualche anno fa su Comprendo e, come spesso accade per le tematiche “etiche”, anche all’interno della nostra redazione non siamo tutti d’accordo. Abbiamo deciso quindi di proporvi entrambi i punti di vista, ragionati e argomentati, per votare Sì o No a questo speciale referendum sul “circo con gli animali”.

Circo: animali sì, o animali no?
Circo: animali sì, o animali no?

Le ragioni del Sì

Cercando su internet trovate pochissimo su chi è a favore degli animali nei circhi. Forse perché fanno più rumore i 20/30 manifestanti rispetto a chi, una marea, non protesta. Ma questa è l’Italia, quella delle minoranze che vogliono imporre la propria volontà a chi invece decide di non far rumore. Ma torniamo agli animali nei circhi e all’atteggiamento un po’ ostile nei confronti dell loro utilizzo da parte di certi movimenti. Io invece ritengo che sia una componente significativa quella degli animali negli spettacoli circensi, anche perché è una presenza secolare.

Chi è contro gli animali nei circhi dovrebbe essere anche contro coloro che addestrano i cani, nella ricerca degli esplosivi, nella ricerca delle persone perse tra i monti, quelli che recuperano gli uomini in mare e gli animali che scovano centinaia di chili di droga. Anche quello è sfruttamento! L’animale continuamente si adatta ai mutamenti, tanto è vero che in una stessa specie si verificano cambiamenti in base alle regioni in cui si trova a vivere. L’animale entra anche all’interno della vita delle famiglie e s’adatta a quei ritmi. Se non capisce il contesto reagisce, ma ha bisogno di quel contesto nel quale inserirsi. Così nel circo l’animale si adatta e diventa un altro soggetto di fianco all’uomo, in una perfetta sintonia e armonia. Ci saranno anche delle forme di crudeltà, non si può escludere. Ma quante volte le cronache riportano di cani che uccidono? Vogliamo impedire ai cani di stare in casa? 

E poi se gli animali non fossero nei circhi, avreste mai visto, un leone, una giraffa o una tigre dal vivo? O ancora: no ai circhi con gli animali e sì agli zoo? C’è troppa demagogia e poco rispetto per chi realmente considera gli animali come veri e propri compagni di lavoro.
 
Fausto Orrù

Le ragioni del No

Mi ricordo la prima volta che ho visto il circo. Ci andai grazie alle maestre, alle elementari. Ero felicissimo. Non vedevo l’ora di ammirare le tigri disegnate sui manifesti. Non nego che avevo paura che saltassero sul pubblico e mangiassero qualcuno. Ero cresciuto a pane, Nutella e documentari. I grossi felini erano (e sono tuttora) una delle mie passioni.

Grande fu la delusione di quel bambino, quando vide, al posto della fiera creatura mostrata  dal grandissimo Giorgio Celli nel suo programma “Nel regno degli animali”, una pallida imitazione, privata della dignità, costretta a compiere gesti meccanici in risposta agli ordini di un domatore. Fu un colpo durissimo che, insieme a una educazione mirata al rispetto per ogni forma di vita, mi porta a dire no al circo con gli animali. Dico no allo sfruttamento e alla tortura mirata al divertimento del pubblico. Al circo ci si può divertire anche solo con i giocolieri e gli acrobati: loro, almeno, sono liberi di fare un altro mestiere. Le tigri, i leoni o gli elefanti sicuramente no.

Si pensi, ad esempio, al bellissimo Cirque du Soleil. E sia chiaro che non sono un fondamentalista dell’animalismo, tanto meno un vegetariano, giusto per fugare ogni sospetto. Ma non mi piacciono gli animali in gabbia, figuriamoci quando sono anguste come quelle per il trasporto, tipiche degli spettacoli itineranti. Credo fermamente che l’essere umano possa “evolversi” e imparare a divertirsi in maniera più civile. Se ci si diverte “a scapito” di qualcosa o qualcuno, non è mai un divertimento sano. 

E questa è una cosa che ho imparato da bambino, proprio al circo, vedendo una tigre tristissima che saltava dentro un cerchio, al suono dello schiocco di una frusta.
 
Simone Usai

Tigri al circo
Tigri al circo
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