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martedì, 19 Marzo 2024

Dalle ricostruzioni storiche alle simulazioni di fantasia: la passione per il softair e le tendenze attuali

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Eventi e manifestazioni

Tedeschi veri o falsi?

L’epilogo del film Underground del regista Emir Kusturica è un mix di comicità e drammaticità: un gruppo di partigiani di Tito, tenuti all’oscuro della fine della Seconda Guerra Mondiale, è rimasto nascoso per oltre 40 anni in un rifugio, con il compito di produrre le armi necessarie a combattere gli invasori nazisti.

Quando finalmente questi partigiani decidono di disobbedire agli ordini e di uscire allo scoperto per dare il proprio apporto alla rivoluzione socialista titina, non solo il conflitto è terminato, ma anche la Jugoslavia non esiste più, per effetto della balcanizzazione successiva alla caduta del Muro di Berlino (di cui ovviamente loro erano all’oscuro). E i partigiani slavi si trovano così nel bel mezzo di un set cinematografico, dove, guarda caso, si sta girando un film sul conflitto del ‘39-’45.

Quelli che gli si parano contro, armati di tutto punto, quindi non sono veri nazisti, bensì attori con divise finte e armi giocattoli. Fin qui la parte comica della scena. Il seguito è ovviamente tragico, dato che gli attori saranno colpiti da veri proiettili e cadranno quindi definitivamente.

La storia recente

Le ricostruzioni storiche delle battaglie e dei conflitti degli ultimi decenni non sono l’opera solo di registi del cinema o delle fiction per la tv.

Sempre più spesso capita che siano uomini e donne (sì, anche il gentil sesso partecipa, magari nel ruolo delle infermiere!), giovani e meno giovani, ad organizzarsi in comitati, in associazioni, in gruppi, per rivivere in prima persona, e senza pericolo alcuno, quello che soldati veri, con armi vere, hanno vissuto e continuano a vivere nei momenti più tristi della nostra storia. A volte capita che i Comuni stessi partecipino, al fine del recupero della memoria storica, patrocinando l’evento, promuovendolo e dando la disponibilità degli spazi.

Non solo Grande Guerra e Seconda Guerra Mondiale; non solo italiani, francesi e tedeschi sul Piave; non solo Linea Maginot; non solo nazisti e fascisti contro Alleati; ma, anche, guerra in Iraq e Siria, e i più recenti, e praticamente contemporanei, marines contro l’esercito del Califfo.

Dalle ricostruzioni storiche alle simulazioni di fantasia: la passione per il softair e le tendenze attuali
Dalle ricostruzioni storiche alle simulazioni di fantasia: la passione per il softair e le tendenze attuali

Dalla storia alla fantasia

E poi, dato che la passione per i kalashnikov e per le pistole softair, per anfibi e tute militari si unisce sì alla passione per la storia, ma anche alla fantasia più sfrenata, capita sempre più spesso di leggere di simulazioni che si svolgono all’interno di scenari di pura e semplice invenzione: battaglie per sconfiggere dittatori crudeli; missioni impossibili per prendere possesso di armi all’idrogeno pronte ad essere utilizzate per devastare il mondo; missioni altrettanto impossibili per evitare che un virus altamente distruttivo venga diffuso sul pianeta terra; zombie da eliminare prima che si impadroniscano della città, …

Adeguare l’abbigliamento e l’equipaggiamento

Di conseguenza, anche l’abbigliamento e l’armamentario del softgunner cambia completamente. Se nel caso della ricostruzione storica ci si dovrà procurare la divisa originale dell’ufficiale tedesco, francese o italiano e le armi dovranno essere le stesse utilizzate proprio durante quel conflitto, nel caso delle simulazioni di fantasia i partecipanti dovranno rispettare altre direttive.

Ad esempio, spesso è richiesto che i concorrenti, a seconda della squadra di cui entreranno a fare parte, vestano una mimetica vegetata sui toni del verde in un caso e del beige nell’altro, Multicam, Woodland, Desert 3 color … Le armi potranno essere a libera scelta (automatiche, semi automatiche, …), ma i caricatori dovranno essere necessariamente del tipo monofilare, mentre i pallini saranno sicuramente quelli biodegradabili.

Oltre alla propria pistola softair, quindi, per rendere ancora più verosimile l’ambientazione e calarsi nella parte, il partecipante dovrà avere con sé la maschera antigas e tutto l’equipaggiamento contro virus ed eventuali attacchi chimici.

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