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giovedì, 2 Maggio 2024

Portovesme, tavolo convocato per la settimana prossima. Solinas: “Profonda delusione per atteggiamento di Glencore”

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Si è svolto ieri e si è concluso stamane al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’incontro sulla vertenza Portovesme alla presenza del sottosegretario Fausta Bergamotto, dei vertici della multinazionale Glencore e dell’amministratore delegato della Portovesme Srl, Davide Garofalo.

Sono emerse posizioni considerate non rinunciabili da entrambe le parti. Nello specifico, Glencore non ha recepito la necessità di dare certezza alla ripresa delle attività produttive.

“Sono tornata a chiedere ufficialmente la ripresa della produzione – spiega il sottosegretario Bergamotto – ma i vertici dell’azienda non hanno acconsentito. Il problema non è solamente il costo dell’energia, quanto la necessità per il gruppo Glencore di mettere in campo un progetto di riconversione che vada verso l’economia circolare, come hanno affermato i presenti. Noi siamo pronti ad aiutarli per la riconversione industriale, ma occorrono garanzie per il presente e per il futuro dei lavoratori, che allo stato non ci sono state evidenziate. Per dare continuità al lavoro avviato con le parti sociali e con le istituzioni del territorio, si ritiene indispensabile un confronto per valutare quanto è necessario fare anche alla luce della proposta formulata da Glencore. Per tanto convocheremo un tavolo al Ministero il prossimo 12 aprile”.

Anche il Presidente della Regione Christian Solinas esprime profonda delusione e preoccupazione per l’intransigenza mostrata da Glencore, che nel vertice a Roma con la Sottosegretaria al Mimit Fausta Bergamotto ha opposto un reiterato rifiuto alla richiesta di riavvio degli impianti di Portovesme e San Gavino, pur in presenza di ampie garanzie di sostegno rappresentate dalle misure in vigore per l’abbattimento dei costi energetici.

“Appare chiaro, come avevamo temuto – dice il Presidente Solinas – che il fattore energia non fosse in realtà quello decisivo. Altre motivazioni di strategia industriale e commerciale incombevano sulla vertenza e orientavano fin dall’origine l’atteggiamento di Glencore, dalla quale ci attendevamo parole chiare che non sono ad oggi arrivate”.

“Per noi – dice il Presidente – può esserci un solo esito possibile: il mantenimento delle attivita’ e di tutti i livelli occupazionali fino all’avvio di un processo di riconversione industriale del quale attendiamo di conoscere il progetto, e per il quale non possiamo che confermare il nostro sostegno in presenza di solide garanzie”.

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