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sabato, 18 Maggio 2024

Un quarto di miglio alla volta: i più iconici film sul mondo delle corse

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Per alcuni la domenica è sacrosanta: dopo pranzo o dopo cena, nel momento in cui si dovrebbe cercare un pizzico di riposo, ci si piazza davanti al divano e si cerca di seguire la Formula 1. In moltissimi sono stati cresciuti proprio con questa idea per un semplice motivo: il mondo delle corse automobilistiche è particolarmente affascinante, specie se lo si segue anche tramite le scommesse online.

Questo genere di fascino non è stagnante bensì ha conquistato il cuore di tantissimi artisti che ne hanno poi declinato le caratteristiche salienti in tante opere d’arte diverse. Una delle maniere più plateali con cui è stata omaggiata non tanto la formula 1 quanto l’idea di competizione motoristica è attraverso il prodotto cinematografico.

In commercio e non esistono una pletora enorme di film, alcuni bellissimi altri molto meno, che romanzano il mondo dei piloti e la loro passione per andare sempre più veloce. Alcuni film sono diventati importantissimi successi commerciali, altri hanno carattere e valenza storica, altri… sono semplicemente filmetti di intrattenimento. Andiamone a scoprire insieme alcuni dei più iconici.

Molto prima della computer grafica

Storicamente parlando il primo film che, in maniera ufficiosa, tramma il mondo delle corse automobilistiche è senza dubbio Grand Prix di John Frankenheimer.

Parliamo di un film lungo ben 3 ore, che all’epoca riuscì a portarsi a casa ben 3 Oscar ma che al giorno d’oggi non risulterebbe particolarmente digeribile. Se vi piace l’idea di guardarvi un film d’altri tempi questo è il prodotto che fa al caso vostro, altrimenti vi conviene puntare al ben più digeribile La 24 ore di Le Mans.

Questo film, con protagonista il noto appassionato di motori Steve McQueen, è un piccolo colossal del tema; la pellicola, infatti, è stata girata in gran parte proprio durante l’arcinota competizione motoristica (anno 1970) con un budget elevatissimo e oltre venti auto coinvolta per la registrazione. Anche questo è un po’ distante dai gusti moderni ma è molto più godibile, complice anche il fascino della competizione francese.

La corsa più pazza del mondo è forse il primo film a trattare il tema delle corse clandestine, prendendo ispirazione dalla cannonball baker. Parliamo di un film che parla di una lunga gara illegale, fatta soltanto per il gusto della velocità, che prevede un coast 2 coast degli stati uniti d’America, non il mondo delle corse clandestine reso poi iconico da Fast & Furious.

L’inizio del cinema di genere

Tra gli anni novanta e i duemila iniziò a crearsi un vero e proprio cinema di genere intorno al mondo delle corse. Giorni di Tuono di Tony Scott, con un giovane (ma già di successo) Tom Cruise è un perfetto prima esempio di ciò. Il film è legato al mondo della Nascar, competizioni americane piuttosto spettacolari con incidenti e alta velocità.

Di certo il grande successo commerciale è arrivato nel 2001 con Fast And Furious, film che ha dato i natali a una delle saghe di maggior successo della storia del cinema. Il merito è della combinazione fortuita di tematiche (tuning, corse clandestine, auto illegali) e attori, con un carismatico Vin Diesel e un giovanissimo ma divenuto poi iconico e compianto Paul Walker. Il mondo delle corse non è più stato lo stesso.

Sempre rimanendo dalle parti di Fast & Furious perché non parlare di Death Race di Paul W.S Anderson? Il film, con Jason Statham e Tyrese Gibson, immagina un futuro distopico in cui le corse automobilistiche sono uno sport per carcerati dove il realismo non è contemplato.

Anche in Italia abbiamo provato ad approcciarci al genere con Veloce come il vento, con Matilda de Angelis e Stefano Accorsi; ancora più recente invece è Gran Turismo, che per la prima volta mette insieme il mondo della corsa con quello dei videogiochi legandosi alla nota saga di simulatori nati in Giappone.

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